Senza rete, senza contraddittorio, senza uno straccio di giornalista (e dire che ne paga profumatamente centinaia) a fargli domande che avessero un senso, senza vergogna e senza pudore: un imbonitore da gradino di Central Park che diffonde nelle case degli italiani, di domenica, il suo verbo. Questo è Silvio, tale e quale al 1994. Ora della mafia non ha più paura, ha risolto i suoi interessi petroliferi con Gazprom e Vlady, gode di una sorta di impunità permanente, invoca il pericolo rosso, denuncia preventivamente la possibile dittatura bolscevica di un governo Vendola-Bersani, invoca famiglie solide (come le sue), demonizza l'Imu, si becca del “gentiluomo” daBarbara D'Urso, che lo conosce intimamente benissimo, e, perla delle perle, parla finalmente delle serate galanti di Arcore definendole un “complotto della magistratura milanese”. Avete capito benissimo, le esperte di lap-dance, sono il frutto della perversione di Ilda Boccassini. Dice Silvio (testuale): “Era il periodo in cui mi sentivo solo. Mia madre era morta, mi ero divorziato (sic! nda). E qualcuno mi chiese 'perché non organizziamo?' Poi sono caduto in questo tranello che è stato costruito dalla magistratura milanese. Il processo Ruby è una macchinazione incredibile. E' stata la scusa su cui si è impostata una grande operazione di diffamazione nei confronti miei e del governo italiano, anche a livello internazionale". Crediamo sia inutile confutare gli ottanta minuti di intervento diretto e monocorde su Canale5, perché si commenta e confuta da solo. Il problema è che col freddo che fa, e i soldi che non ci sono, oggi pomeriggio, alle 18.00, Silvio avrà fatto sicuramente il pieno di ascolti. Non sappiamo se gli potrà essere utile ripercorrere le tappe mediatiche che hanno contraddistinto la sua discesa in campo nel 1994, anche perché, disgraziatamente per lui, sono morti tutti i testimonial di quel periodo, gente del calibro di Corrado, Sandra e Raimondo Vianello e perfino Mike Buongiorno. Mentre i sopravvissuti, oggi, lavorano da altre parti: Maurizio Costanzo (che faceva finta di essere di sinistra), è stato preso in carico dalla Rai, Enrico Mentana, anche lui un socialista craxiano di sinistra, fa il bello e il cattivo tempo su La7 e lancia twitt al veleno contro Alessandro Sallusti: in discussione la cifra che Mitraglia prendeva allora dal Cavaliere. Perché bene o male, tutti, almeno una volta, hanno lavorato per Berlusconi, e Silvio sa quando, quanto e come farsi ringraziare. Resta il fatto che la nostra amica casalinga di Abbiategrasso ci ha telefonato, alla fine del monologo silviesco, per dirci di stare tranquilli: “Stavolta piuttosto voto per il Duce, ma quello vero”, ha concluso imbestialita la nostra amica. C'è comunque una notizia che ci ha fatto gioire. Silvio si è fidanzato, una rivelazione accolta con grande sollievo dai padri, nonni, zii, fratelli e conoscenti di giovin donzelle (le mamme sono invece quasi tutte incazzate nere). La fortunata si chiama Francesca Pascale, ha 49 anni meno di lui (27 vs 76) ed è bella come il sole. Di lei Silvio dice: “E' ufficiale, mi sono fidanzato. Finalmente ora mi sento meno solo. E' una ragazza bella di fuori e ancora più bella dentro, di principi morali solidissimi, mi sta molto vicino, mi vuole molto bene e io la ricambio". Detto, fatto. Il mercato edilizio ha ripreso miracolosamente a tirare, come la cappa di un camino dopo il passaggio del fidanzato di Mary Poppins.
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Berlusconi si è fidanzato e per ottanta minuti ha ammorbato gli italiani con le sue verità. Silvio se la canta, se la suona e se la compra. Sempre.
Creato il 17 dicembre 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Senza rete, senza contraddittorio, senza uno straccio di giornalista (e dire che ne paga profumatamente centinaia) a fargli domande che avessero un senso, senza vergogna e senza pudore: un imbonitore da gradino di Central Park che diffonde nelle case degli italiani, di domenica, il suo verbo. Questo è Silvio, tale e quale al 1994. Ora della mafia non ha più paura, ha risolto i suoi interessi petroliferi con Gazprom e Vlady, gode di una sorta di impunità permanente, invoca il pericolo rosso, denuncia preventivamente la possibile dittatura bolscevica di un governo Vendola-Bersani, invoca famiglie solide (come le sue), demonizza l'Imu, si becca del “gentiluomo” daBarbara D'Urso, che lo conosce intimamente benissimo, e, perla delle perle, parla finalmente delle serate galanti di Arcore definendole un “complotto della magistratura milanese”. Avete capito benissimo, le esperte di lap-dance, sono il frutto della perversione di Ilda Boccassini. Dice Silvio (testuale): “Era il periodo in cui mi sentivo solo. Mia madre era morta, mi ero divorziato (sic! nda). E qualcuno mi chiese 'perché non organizziamo?' Poi sono caduto in questo tranello che è stato costruito dalla magistratura milanese. Il processo Ruby è una macchinazione incredibile. E' stata la scusa su cui si è impostata una grande operazione di diffamazione nei confronti miei e del governo italiano, anche a livello internazionale". Crediamo sia inutile confutare gli ottanta minuti di intervento diretto e monocorde su Canale5, perché si commenta e confuta da solo. Il problema è che col freddo che fa, e i soldi che non ci sono, oggi pomeriggio, alle 18.00, Silvio avrà fatto sicuramente il pieno di ascolti. Non sappiamo se gli potrà essere utile ripercorrere le tappe mediatiche che hanno contraddistinto la sua discesa in campo nel 1994, anche perché, disgraziatamente per lui, sono morti tutti i testimonial di quel periodo, gente del calibro di Corrado, Sandra e Raimondo Vianello e perfino Mike Buongiorno. Mentre i sopravvissuti, oggi, lavorano da altre parti: Maurizio Costanzo (che faceva finta di essere di sinistra), è stato preso in carico dalla Rai, Enrico Mentana, anche lui un socialista craxiano di sinistra, fa il bello e il cattivo tempo su La7 e lancia twitt al veleno contro Alessandro Sallusti: in discussione la cifra che Mitraglia prendeva allora dal Cavaliere. Perché bene o male, tutti, almeno una volta, hanno lavorato per Berlusconi, e Silvio sa quando, quanto e come farsi ringraziare. Resta il fatto che la nostra amica casalinga di Abbiategrasso ci ha telefonato, alla fine del monologo silviesco, per dirci di stare tranquilli: “Stavolta piuttosto voto per il Duce, ma quello vero”, ha concluso imbestialita la nostra amica. C'è comunque una notizia che ci ha fatto gioire. Silvio si è fidanzato, una rivelazione accolta con grande sollievo dai padri, nonni, zii, fratelli e conoscenti di giovin donzelle (le mamme sono invece quasi tutte incazzate nere). La fortunata si chiama Francesca Pascale, ha 49 anni meno di lui (27 vs 76) ed è bella come il sole. Di lei Silvio dice: “E' ufficiale, mi sono fidanzato. Finalmente ora mi sento meno solo. E' una ragazza bella di fuori e ancora più bella dentro, di principi morali solidissimi, mi sta molto vicino, mi vuole molto bene e io la ricambio". Detto, fatto. Il mercato edilizio ha ripreso miracolosamente a tirare, come la cappa di un camino dopo il passaggio del fidanzato di Mary Poppins.
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