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Berlusconi vince, e annichilisce Santoro e Travaglio a Servizio Pubblico (?)
Creato il 17 gennaio 2013 da Sommobuta @sommobutaI commenti degli utenti, gli articoli dei quotidiani, i post sui blog e i commenti “a caldo” delle persone mi hanno un po’ straniato, nel senso che molti parlavano (ed erano convinti) della vittoria di Silvio a casa di Santoro, facendomi ritenere di aver visto (solo io) una trasmissione diversa.
Forse l’aspettativa era un po’ troppo alta, forse alcuni pensavano di vedere il ducetto di Arcore uscire dallo studio di Servizio Pubblico grondante sangue, e molti hanno pensato che la trasmissione sia stata troppo morbida, troppo “soft”, data la caratura dell'ospite e visti i trascorsi tra lui e il conduttore.
E visto lo show di Berlusconi, hanno pensato che sia stato lui il “vincitore”.
Ma è vero?
Posso dirvi quello che ho visto io.
A caldo, il mio commento sul Devil’s Fruit Forum nella sezione politica è stato: “Io ho assistito a un delirio di onnipotenza di un vecchio a cui sono state fatte delle domande, alle quali non ha MAI risposto, ha svicolato e parlato di tutt'altro. E dove pur parlando di tutt'altro gli si è mostrato, fatti alla mano, che se lui diceva "A" era una stupidata, poichè c'erano "B", "C" e "D" a dimostrarlo.”
A freddo, rivedendo alcuni spezzoni, posso dire di non essermi sbagliato.
A parte la sfuriata “finale” di Santoro (un po’ fuori luogo, ma il giornalista non è nuovo a questi episodi quando accade qualcosa che – a suo dire – stona), la trasmissione è stata tutta incentrata a inchiodare Silvio sulle sue stesse dichiarazioni.
Stretta di Nano (1)
Lo si è smontato sull’IMU, il suo cavallo di battaglia elettorale maggiore: ripeteva come un mantra che era colpa di Monti e che lui e il suo partito non c’entravano, che se vincerà le elezioni lo abolirà immediatamente…Salvo poi scoprire, carte e tempi alla mano, di aver lodato nei primi tempi questa tassa, di averla sempre sostenuta e di non essersene mai lamentato fino all’inizio della campagna elettorale.
Lo si è smontato sull’accusa all’Europa e alle banche tedesche, colpevoli, a suo dire, di aver dato l’ordine di vendita di titoli di stato che sono stati la causa dell’innalzamento dello spread e delle sue dimissioni. Altra balla. Con dichiarazioni di tutte le banche tedesche.
Lo si è sempre rintuzzato su ciò che si poteva (umanamente) rintuzzare (tanto da far ammettere a Silvio di essere un vecchio rincoglionito), anche perché come disse una volta proprio Travaglio, Berlusconi è un tipo che andrebbe stoppato ogni 6 secondi, perché in ogni proposizione infila almeno cinque balle. E dato che in par condicio non si possono interrompere i politici (altrimenti si viene richiamati e puniti dall'autorità competente), una trasmissione migliore di quella di giovedì non si poteva avere, tenendo conto soprattutto del fatto che oggettivamente non si potevano fare domande precise su vent’anni di potere berlusconiano.
Stretta di Nano (2)
Ho letto poi che gli editoriali di Travaglio sarebbero stati troppo blandi.
Io personalmente li ho trovati geniali. Soprattutto il secondo. In modo molto fine e astuto, a parte il volo pindarico (e un po’ poetico) sul fatto di aver perso vent’anni, Travaglio, snocciolando le amicizie di Silvio, gli ha dato del mafioso, del colluso, del piduista, del massone, del corrotto, del corruttore, del criminale, del delinquente che se la fa con altri delinquenti e dell’impunito. Gliene ha dette di tutti i colori nella maniera più elegante e signorile possibile.
E poi, quella risposta sublime, da 92 minuti di applausi, con Silvio che rimane attonito e colpito: "Se fossi stato un delinquente abituale, lei mi avrebbe fatto almeno Presidente del Senato. Non ho mai ricevuto offerte."
Da Oscar.
Certo, se ci si aspettava qualcuno che scagliasse contro Silvio un'altra miniatura del Duomo, forse si è sbagliato piazza…
Ps: avevo promesso che non sarei tornato su certi argomenti, ma questo era un articolo dovuto e doveroso.
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