Ma se per la scelta del Presidente della Repubblica il Partito Democratico e Bersani dimostreranno la stessa elasticità e la stessa convergenza mostrate fino ad ora per la formazione del Governo e l'elezione dei Presidenti delle Camere, sembra proprio difficile immaginare tutta questa collaborazione. Il Partito Democratico ha vinto le elezioni, ma non in modo tale da garantirsi la fiducia. A lui spetta il primo incarico per la formazione di un esecutivo. Ma se non c'è la maggioranza necessaria, senza ripetere quasi ossessivamente la stessa identica proposta, perchè non farne un'altra? Perchè, a questo punto, non appoggiare un governo 5S? Se è in gioco il bene dell'Italia. A un certo punto, il segretario del Pd dichiara "Non mi si raffiguri come il Bersani ostinato" ma questa affermazione, quanto altre mai, sembra lontana dal vero. Certo, presentare un Governo 5 stelle che, pur avendo un grande consenso, non ha vinto le elezioni, sarebbe certamente poco ortodosso. Ma se fosse per il bene dell'Italia? E con un insieme limitato e condiviso (ah, parola ormai odiosa) di riforme? Infine, una parola anche sul M5S: è dura la lotta interiore tra interessi elettorali e interesse del paese. Ma non c'è proprio nessuna alternativa tra il no assoluto ai partiti politici e il sì al solo governo 5 stelle? A sentire Grillo, no.
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