Bersani l’asino che più di tutto tiene alla sua poltrona

Creato il 29 ottobre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Bersani l’asino che più di tutto
tiene alla sua poltrona

di Iannozzi Giuseppe

29 ottobre 2011 – Luigi Bersani (Pd), sul palco della manifestazione Finalmente Sud!: «La distinzione giovani-adulti è una stupidaggine di dimensioni cosmiche. È chiaro che tocca ai giovani, a chi deve toccare? Ma bisogna mettersi a disposizione. Non si può dar l’idea che un giovane per andare avanti deve scalciare, deve insultare. Noi siamo un collettivo e la ruota deve girare nel collettivo. Da soli non si salva il mondo. Guai a un ricambio senza cambiamento, guai a un ricambio secondo lo slogan: “vai via tu che arrivo io che son più giovane”. Serve ricambio con cambiamento. Perché non si può mettere vino nuovo in otri vecchie, serve vino nuovo in otri nuove. Se non facciamo così uccideremo veramente la speranza e il futuro del Mezzogiorno».
Matteo Renzi in conferenza stampa: «Ora mi aspetto risposte sui contenuti e comunque se c’è da rispondere a qualcuno lo farò domani (domenica 30/10/2011, ndr). Noi non stiamo rompendo il Pd: qui stiamo parlando di cose concrete, di contenuti e farmi passare come un marziano funziona poco. Non siamo qui a schiacciare i punti neri alle coccinelle, come direbbe il nostro guru Bersani. L’anno scorso abbiamo fatto la rottamazione, abbiamo chiuso parlando di rottamazione, una cosa che sembrava impossibile: dopo un anno sulla rottamazione ci sono tutti».

È forse Bersani quell’asino ragliante che più d’ogn’altra cosa tiene a restar radicato nel suo ruolo all’interno del Partito Democratico? Pur senza sposare in toto le idee di Renzi, è doloroso evidenziare che Bersani e i suoi compagni sono uno dei motivi precipui per cui l’Italia non va avanti mai.

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