Pierfranco Bruni recuperando un capitolo del suo saggio ha approfondito il legame tra letteratura e antropologia citando sia “Il brigante” che “Anonimo veneziano”. L’incontro si è aperto con la proiezione di un Video andato in onda sulla Rai e realizzato da Pierfranco Bruni nel 2010 e si è concluso conunaltro Video, sempre della Rai e sempre curato da Bruni, risalente al 2011.
Nel libro di Pierfranco Bruni “La necessità di raccontare” prevale l’interpretazione antropologica all’interno di un vissuto esistenziale che va da “Il cielo è rosso” sino a “La Gloria” che continua ad essere punto centrale in una nuova “teologia” della letteratura tra spiritualità e scavo in quella eresia di incontro con una cristianità oltre la liturgia. Da “Il male oscuro” ad “Anonimo veneziano”. Ma uno dei temi del testo di Bruni tocca la presenza dell’Ecclesiaste in Berto. Sottolineature che Bruni ha sollevato con molta accortezza tanto che sarà uno dei prossimi incontri sul Berto tra il Giuda e il Cantico. Un percorso che pone al centro i personaggi ma soprattutto i luoghi come nel romanzo “Il brigante”. Il saggio di Pierfranco Bruni ha il contributo del Sindacato Libero Scrittori Italiani, al quale Giuseppe Berto era molto vicino, e rientra nel Progetto “Etnie e Letterature” del Mibact. Prossimi incontri per presentare il testo di Pierfranco Bruni sono previsto a Taranto il 17 ottobre, a Vibo il 22 ottobre e il 6 novembre a Roma. Nel corso dell’incontro si è mostrata ufficialmente la lettera che Berto indirizzò a Francesco Grisi. Un omaggio ad uno scrittore che come scrisse Giancarlo Vigorelli, ricordato da Pierfranco Bruni, “non si vendeva, restava imprevedibile e inclassificabile, gregario neppure di se stesso”. Il testo vede i contributi di Mauro Mazza, Gerardo Picardo, Micol Bruni, Marilena Cavallo e Claudia Rende.