No, non parliamo dei nani fantasy, né delle moderne rielaborazioni concettuali, viste nei film ispirati al romanzo Lo Hobbit, di Tolkien.
La figura del nano è caratteristica di molte saghe epiche e mitologiche del Nord Europa, ma non solo. Il tizio che vi presento oggi fa parte del pantheon egizio, ma è molto meno noto di tanti suoi “colleghi” assai famosi (i vari Horus, Osiride, Anubi, Iside etc etc).
Sto parlando di Bes, il Dio Nano (non è una bestemmia).
Unico superstite di un’antica schiera di demoni protettori (dal greco antico: dáimōn, ossia “essere divino”), Bes ha conservato le caratteristiche proprie della sua specie, vale a dire i grandi poteri di scongiuro e di protezione dal malocchio e dalle sciagure. Era per questo che i demoni nani venivano venerati, ed è sempre per questo motivo che il culto di Bes si diffuse in tutto l’Egitto, pur essendo una divinità minore e poco conosciuta.
Tratti a metà tra scimmia e leone, una grande faccia rappresentata da una maschera grottesca, una coda che pende tra le gambe curve.
Questo è l’aspetto di Bes, le cui sculture sono state trovate in diversi siti, dalle rovine di Dendera (Egitto) ad alcune ville romane sui Colli Albani.
In molte statuette veniva raffigurato con una corona di piume di struzzo in testa, il che fa pensare a lontane origini centro-africane (territorio in cui gli egizi si dedicavano alla cattura di schiavi).
Bes era un demone burlone, con tratti spesso simili a quelli di Pan, o di Fauno.
Era il patrono delle danzatrici e dei divertimenti, ma vegliava anche sulle partorienti e sui neonati. Come già detto, Bes veniva soprattutto considerato un nome potente da invocare durante le magie di scongiuro.
In alcune sue rappresentazioni (statue e dipinti), il demone nano impugna le “armi” con cui difendeva una casa da sciagure e malocchio: il Sa (nodo della fortuna), un corto pugnale, oppure alcuni strumenti musicali.
L’influenza apotropaica di Bes era considerata talmente potente che la sua immagine veniva scolpita su oggetti di uso domestico (poggiatesta di sedie e letti), oppure veniva tatuato sulle cosce delle ballerine, che in tal modo tentavano di ingraziarsi il Dio.
In epoca romana Bes divenne il soggetto prediletto nella fabbricazione di un potentissimo amuleto, la cui commercializzazione in campo occultistico sopravvisse anche dopo il diffondersi del Cristianesimo.
Pur brutto, sgraziato e destinato a un precoce oblio, Bes è una delle poche divinità antiche caratterizzate da tratti unicamente positivi.
Difensore della casa, protettore dei bambini, forte feticcio contro quelli che venivano considerati “animali malefici”, il demone nano era uno spirito benigno a portata di tutti, dei ricchi come dei poveri.
Il suo aspetto grottesco ne fa ancor di più un’icona popolare, un patrono dei diversi e degli indifesi.
In altre parole: un amichevole demone proletario.
- – -
Alex Girola – follow me on Twitter