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“Best Actress”: il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio alle “Dive da Oscar”

Creato il 01 aprile 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

20140318102158Il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta, in prima mondiale, dal 3 aprile al 31 agosto, la mostra Best Actress. Dive da Oscar: realizzata con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano (media partner Vanity Fair) ed ideata da Stephen Tapert, co-curatore insieme a Nicoletta Pacini e Tamara Sillo, si presenta come un omaggio alle 72 donne che, fra il 1929 e il 2014, hanno ricevuto la prestigiosa statuetta per la miglior interpretazione femminile, grandi dive e attrici capaci di lasciare un segno tanto nell’ambito della storia del cinema, quanto in quella del costume, vere e proprie icone dei cambiamenti del ruolo femminile nella società americana lungo l’intero arco del Novecento. La mostra si sviluppa sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana, dove ha inizio la ricostruzione di un red carpet virtuale, con le immagini di 19 attrici che percorrono la passerella d’ingresso al Dolby Theatre di Hollywood per la serata di premiazione, fra la classica ressa di fotografi e cineoperatori.

Janet Gaynor (Wikipedia)

Janet Gaynor (Wikipedia)

Prosegue poi all’interno, nell’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema: qui uno spettacolare allestimento posto alla base dei grandi schermi presenta bozzetti, costumi di scena e abiti da cerimonia, indossati dalle dive durante la Notte degli Oscar: dal celebre abito di Valentino per Julia Roberts, al raffinato tailleur di Armani per Jodie Foster (che arriva direttamente dal guardaroba personale dell’attrice), fino alle stravaganze create da Bob Mackie per Cher.
E ancora, l’abito indossato da Louise Rainer nel 1937, alcuni costumi di scena indossati da Meryl Streep, Nicole Kidman ed Emma Thompson sui rispettivi set.
In totale 370 pezzi, provenienti dal citato Stephen Tapert, dalle collezioni del Museo del Cinema e da collezionisti americani, inglesi e italiani.
Sulla rampa elicoidale poi, un percorso cronologico, sviluppandosi come una pellicola cinematografica, ricostruisce la storia del celebre premio, per 86 anni di ricordi che vanno dalla statuetta assegnata a Janet Gaynor nel 1929 (la prima attrice ad ottenere il riconoscimento, per tre film, Settimo cielo e L’angelo della strada, entrambi di Frank Borzage; Aurora, diretto da Friedrich Wilhelm Murnau) sino a quella ricevuta quest’anno da Cate Blanchett (Blue Jasmine, Woody Allen).

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Alternando foto di scena, sequenze dei film, ritratti pubblicitari, manifesti rari, istantanee della cerimonia, l’esposizione si conclude in cima alla suddetta rampa, con una sezione dedicata alla Notte degli Oscar, fra biglietti di invito alla premiazione, manifesti pubblicitari e programmi. Da oggi, martedì 1 e fino a venerdì 25 aprile, il Cinema Massimo di Torino proporrà inoltre una selezione di 16 film, interpretati da altrettante attrici vincitrici dell’Oscar.
Contestualmente, in Bibliomediateca verranno riproposti tre film dedicati a tre grandi interpreti degli Anni Sessanta: Anne Bancroft, Elizabeth Taylor e Katherine Hepburn. Per tutta la durata della mostra, i servizi educativi del museo proporranno nuovi percorsi guidati e attività per il pubblico e per le scuole. Stephen Tapert è anche l’autore di Best Actress. Dizionario delle Dive da Oscar, pubblicato da Silvana Editoriale, un volume contenente, oltre ai testi introduttivi, le schede critiche e biografiche di ciascuna delle 72 attrici, i loro ritratti fotografici e numerose altre immagini provenienti dalla mostra.

Museo Nazionale del Cinema di Torino

Museo Nazionale del Cinema di Torino

In occasione della descritta esposizione e dell’ulteriore mostra Tina Modotti. Retrospettiva (Palazzo Madama, 1 maggio – 6 ottobre) organizzata in collaborazione con Silvana Editoriale, l’Università di Torino propone una giornata di studi dedicati ad alcuni casi di attrici premiate con l’Oscar, scelti in relazione a momenti e snodi particolarmente significativi della storia del cinema. Diverse studiose italiane presenteranno percorsi di lettura e analisi delle identità e dei personaggi femminili tratteggiati nei film che verranno affrontati, all’interno di un convegno, intitolato Le Donne del ritratto. Modelli divistici e identità femminili, a cura di Giulia Carluccio e Mariapaola Pierini, dell’Università di Torino DAMS – CRAD (Centro Ricerche sull’Attore e il Divismo), Dipartimento di Studi Umanistici, che si terrà al Cinema Massimo il 9 giugno, dalle ore 10 alle ore 18.


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