Per il secondo anno di fila, il Daily Telegraph Garden ha vinto il premio Best in Show. Quest’anno l’autore dell’opera è Andy Sturgeon, già vincitore di quattro medaglie d’oro al Chelsea: un giardino davvero speciale, in quanto è stato il primo lavoro realizzato da Sturgeon dopo la perdita della moglie (presentatrice delle BBC nei programmi proprio dedicati ai giardini): “Volevo che il giardino rappresentasse la visione ottimistica che dovremmo avere nella vita, la necessità di andare avanti” .
L’idea del giardino deriva dal fascino esercitato dal paesaggio umbro dopo un recente viaggio a Perugia ed è proprio l’atmosfera del Mediterraneo che il designer mira a ricreare in questo giardino. In realtà, il giardino stesso rappresenta un viaggio attraverso luoghi diversi, molto lontani tra loro, ma che devono confrontarsi con situazioni climatiche similari: il Chaparral messicano, la macchia mediterranea e il Matorral cileno. Lo spazio in apparenza si rivela semplice e lineare ma, passeggiando attorno a esso, si iniziano ad intravedere le numerose relazioni visuali e le concatenazioni spaziali che lo compongono. Tre blocchi di pilastri bucati (simili a cornici) in Corten definiscono lo spazio e inquadrano brevi sequenze del giardino; a questi si alternano muri in pietra Purbeck, quasi a suggerire che siamo in un cortile di qualche casa nel sud dell’Europa. Un piccolo muricciolo segna e divide la zona delle bordure dal percorso in pietra di Portland che conduce al primo punto focale della composizione: il muro d’acqua, costituito da rivoli d’acqua come nei giardini islamici ma qui posti in verticale.
Altro elemento fondante del giardino è l’ombra data dai pini (originariamente sarebbero dovute essere sughere) e da Sophora japonica, accompagnati da masse di arbusti sempreverdi come Pittosporum tobira, Raphiolepsis umbellata, Westringia fruticosa, Prostanthera cuneata. Le bordure sono invece ricche di perenni, tutti sui toni dell’ aranciato-ruggine, giallo, viola: Geum “Cooky”, Libertia peregrinas, Pilosella, Salvia “Mainacht” e “Caradonna”, Stipa tenuifolia, aquilegie.
Un giardino evocativo, dalle linee forti e dai colori intensi tuttavia facile da mantenere essendo costituito da zone di ghiaia e bordure, progettate per “ricrearsi” da sole.