Best of my feed #54

Il fatto che siamo alla cinquantaquattresima puntata di questa rubrichetta i fa intuire che esiste da circa un anno… e ne sono felice.

Partiamo con un video che probabilmente avete visto in questi giorni. Io l’ho visto da Luca Conti ed è la promozione di una finestra virtuale dall’effetto davvero stupefacente.

Il sempre utile Robin Good questa volta ci spiega come agire nel caso in cui scopriamo che il nostro blog è stato clonato o comunque i nostri contenuti copiati illegalmente.

Questa è stata la settimana del blocco aereo causa nube di cenere vulcanica islandese. Vittorio Bertola ci da una sua interpretazione di cosa potrebbe essere accaduto in un aereoporto italiano. Divertente e drammatico al tempo stesso.

Curioso elenco di Gianluca Neri: dieci episodi di serie tv da non perdere. Proprio il singolo episodio, non la serie!

Merlinox presenta Social’s got Talent, primo social network dedicato ai talenti di ogni genere e tipo.

Camu ha scoperto che collutorio si scrive con una sola “t”. Non lo sapevo neanch’io!

Maestroalberto ci regala un utile strumento online per togliere gli occhi rossi dalle nostre foto (se non avete macchine digitali ultrasofisticate in grado di farlo da sole!)

Ma è stato anche il centounesimo compleanno di Rita Levi Montalcini ed Amedeo Balbi, per festeggiarla, invita ad associarsi all’Associazione Levi-Montalcini. Mi sembra una buona idea.

Books.blog ci cumunica la nascita di Veronica Q., aspirante nuova Melissa P., con il libro Vietato ai minori, un diario di una quattordicenne dedita al sesso, alla droga, ecc…

In settimana sono nati BlogNation e Il Post (in verità è nato anche PaperBlog) sollevando questioni varie.
Tra queste Andrea Beggi si è accorto di non riuscire ad orientarsi in un flusso di notizie che non sia sequenziale e Massimo Mantellini si è accorto di non essere in grado di orientarsi in un flusso di notizie che sia sequenziale.

Chiudo con Dario Salvelli che spiega nei dettagli come disattivare la personalizzazione istantanea di Facebook (non che sia obbligatorio farlo, sia chiaro).