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Bestia che figura di M….. che hanno fatto!

Creato il 25 aprile 2012 da Mir Gorizia @Ettore_Ribaudo
Nel 2007, quando incominciai a parlare di problematiche inerenti l’inquinamento luminoso e il risparmio energetico, venni immediatamente tacciato come un terrorista e come una persona da mettere alla berlina; (la storia della Croce di Cormons è emblematica) tutti, compresi gli attuali Candidati Sindaci di Terra Cormonese e del PD, dicevano di me, peste e corna, prendendo le distanze come se fossi un appestato!.Adesso queste stesse persone parlano degli stessi miei argomenti con una sfacciataggine, degna del Ministro Talleyrand, (Per chi non lo sapesse, era un Ministro Francese al Congresso di Vienna, noto per vari motivi.) senza curarsi di chi per primo ha avuto il coraggio di denunciare Pubblicamente questo problema.Ma almeno avessero il buon senso di stare zitti se non sanno le cose e, lascino parlare persone competenti in questo settore!Io a distanza di 5 anni, oltre a esprimermi di questi argomenti, parlo anche di altre cose alle quali, loro arriveranno tra non meno di….cinque anni!Il problema è che il cittadino non sa quanto immani siano realmente gli sprechi nel settore dell’illuminazione pubblica e privata.Qui una buona dose di responsabilità ricade sui media e sui progettisti che da sempre hanno pontificato le doti taumaturgiche dell’illuminazione notturna ripetendo fino alla noia che essa diminuirebbe la criminalità e gli incidenti stradali.Queste credenze, che possono essere definite benissimo leggende urbane, non si basano su alcuno studio scientifico serio.Sono certi, al contrario, gli effetti negativi dell’inquinamento luminoso sull’ambiente e sulla salute dell’uomo, oltre che sulle casse comunali.Ogni anno, in Italia si sprecano circa tre miliardi di euro per la sola energia elettrica orientata verso l’alto e, consumata nell’illuminazione pubblica. (fonte Philips 2010).Se conteggiassimo anche i costi di installazione e di manutenzione degli impianti la cifra lieviterebbe notevolmente.Per non parlare dei costi occulti, dovuti ai danni provocati dall’inquinamento luminoso.Sta infatti emergendo dalla ricerca scientifica medica che uno dei fattori di rischio per alcuni tipi di cancro sia proprio l’esposizione alla luce di notte, durante la quale il nostro organismo è programmato per rimanere invece al buio.L’esposizione alla luce durante le ore notturne infatti altera completamente il ciclo circadiano, con la soppressione o diminuzione della produzione della melatonina.I costi sociali dell’inquinamento luminoso potrebbero quindi essere facilmente anche decine di volte maggiori rispetto ai semplici costi della bolletta elettrica.Recenti studi hanno dimostrato che, nell’ambito dell’illuminazione pubblica, le possibilità di risparmio energetico sono elevatissime.In Italia, gli impianti obsoleti i cui consumi energetici risultano notevoli, sono in numero ancora molto elevato.Una corretta politica di manutenzione ed aggiornamento degli impianti si tradurrebbe in grossi margini di guadagno, resi appunto possibili dal risparmio energetico.Il 19% dell’energia elettrica prodotta in Italia è speso per illuminare;Il 57% è il margine di risparmio potenziale ottenibile dall’illuminazione pubblica;Il 75% degli impianti è costituiti da tecnologie scadenti ed obsolete;Il 60% è la quota dei consumi energetici nazionali dovuti all’illuminazione stradale.Le progressive ristrettezze economiche degli enti locali stanno creando i presupposti per la diminuzione delle spese correnti attraverso la riduzione del costo della bolletta energetica, dando anche un segnale di efficienza amministrativa ai propri cittadini.In questi anni assistiamo ad una lenta ma progressiva crescita dei consumi per illuminazione stradale e delle aree pubbliche e private scoperte.Interi quartieri e nuove urbanizzazioni di periferia vengono fittamente illuminati, per venire incontro ad un malinteso bisogno di sicurezza da parte della popolazione o anche per mancata programmazione da parte dell’amministrazione.Capita sempre più spesso, ad esempio, che i piani di lottizzazione siano d’iniziativa privata e che il Comune, che è chiamato a fornire i servizi alle nuove edificazioni, non si preoccupi di verificare la congruità del tipo e la quantità dell’illuminazione in fase di verifica progettuale, trovandosi poi a sostenere oneri gravosi di gestione.A questo si aggiunga che il settore industriale italiano più florido rimane quello delle costruzioni e che la superficie di terreno coperta da strade piazze e aree industriali e residenziali non accenna a fermare la sua espansione, comportando un conseguente aumento del parco illuminante pubblico e dei costi da sostenere da parte delle amministrazioni locali.Da questo punto di vista, esiste un problema che sta a monte della tecnologia applicata nei corpi illuminanti, e che riguarda la dimensione quantitativa della luce stradale: fino a dove e fino quando saremo in grado di garantire una continua espansione della superficie illuminata del nostro territorio?Ci pare di poter dire che una riflessione su questo punto andrebbe fatta, anche alla luce dei costi, per nulla trascurabili, che questa infrastruttura comporta per la collettività, che s’incrociano con il bilancio decrescente degli organi pubblici che sopportano il maggiore onere di questo servizio, Comuni e Province in primo luogo.È anche a causa alla stretta economica che le ultime leggi finanziarie hanno dato ai bilanci degli enti locali che molte amministrazioni comunali hanno cominciato a sperimentare o ad adottare su larga scala strumenti di risparmio energetico, che vanno dalla razionalizzazione dell’illuminazione all’adozione di tecnologie e lampade a basso consumo.Possiamo permetterci questi sprechi?Non è assurdo spendere soldi pubblici per produrre inquinamento luminoso che a sua volta provoca danni certi a noi e all’ambiente in cui viviamo?Perché a Cormons non si fa una seria Politica Energetica e si spinge solo sul Fotovoltaico, come se fosse la panacea di tutti i mali?Io non vi chiedo di votarmi perché sono bello o bravo, ma solo perché offro una speranza, un ascolto e un dialogo che fino ad ora nessuno vi ha offerto ed è per questo che avendo il massimo rispetto per Voi cari Cittadini di Cormons, ho chiesto al Sindaco di anticipare alle ore 18:00  del venerdì 27 Aprile, il confronto Pubblico fra noi candidati.Tutto questo per cercare di far partecipare tutti i Cittadini e, far conoscere loro i vari aspetti di un serio confronto (mi auguro) tra le varie anime che altrimenti non si potrebbe svolgere seriamente, data l’ora infausta delle 20:30.http://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJTags: Ambiente, bolletta energetica, cormons, energia, illuminazione pubblica, inquinamento luminoso, ipocrisia politica, politica, politica cormonese, politica energetica, progettazione cormonese, 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