L’intervista Il gruppo è nato da un paio di anni come progetto acustico. Che tipo di evoluzione avete subito nel seppur breve tempo? Abbiamo iniziato come “band estiva”: con una preparazione minima, cinque- sei prove al massimo, abbiamo preparato una scaletta semi-acustica delle canzoni che più ci piacevano per poter suonare nei bar della Riviera. Ma ci siamo subito stufati di fare cover. Siamo diventati elettrici e abbiamo messo sotto materiale originale. Certo qualche componente è cambiato nel frattempo. Quali sono i gruppi o i musicisti con cui vi siete formati? Nulla di Italiano, molto brit-pop anni ’90, moltissimi Beatles, un po’ di Rolling Stones e direi … nient’altro. I due video che girano in rete, “Marta” e “Sveglio alle 6”, precedono l’uscita di un possibile album. E’ casuale la cronologia delle azioni o è precisa scelta di lavoro? Abbiamo deciso di registrare un doppio singolo "Marta" e "Sveglio alle 6"… volevamo fare qualcosa che fosse qualitativamente superiore alle classiche produzioni da saletta che fanno molti gruppi. L’album arriverà presto. Come sono i “Betters” in fase live? Coinvolgete il pubblico? I Betters suonano le loro canzoni. Non sentiamo l’esigenza di fare i pazzi o gli “impegnati” sul palco. Non abbiamo nessun codice di comportamento prestabilito… suoniamo, ringraziamo e ce ne andiamo. Il pubblico solitamente apprezza. Quanto vi aiuta e quanto vi toglie l’utilizzo della rete? La Rete è uno strumento gratuito di auto-promozione. Cerchiamo di usare il web e i social network senza eccessi. Non invadiamo le bacheche di Facebook di tutti i nostri amici. Facebook, in effetti, è diventato un po’ invadente. Non vi chiedo un’etichetta ma… come presentereste la vostra musica a qualcuno che non vi ha mai sentito? Siamo un gruppo che suona rock. “Commerciale” e “pop” non sono definizioni che ci spaventano. Preferiamo certamente che la gente canticchi le nostre canzoni sotto la doccia piuttosto che passi le nottate a cercare di comprenderne significati nascosti. Quanto sono importanti per voi le liriche in un brano? Importantissime. L’Italiano è una lingua bellissima ma difficile da musicare. Cerchiamo di usare parole che suonino bene. Che ruolo hanno le nuove tecnologie nella vostra idea musicale? Dal punto di vista prettamente musicale, potremmo essere gli stessi anche tornando ai mezzi tecnici di 50 anni fa. Per noi il rock'n'roll è semplicità: una batteria, un basso, un pò di chitarre e una linea vocale orecchiabile. L'unica differenza è che prima si vendevano i dischi, ora si devono cavalcare i nuovi media. Esiste una band di recente uscita che stimate particolarmente? No. Purtroppo è diverso tempo che non moriamo dalla voglia di ascoltare qualche nuova uscita. L’ultimo album che ho acquistato è un'edizione rimasterizzata di Rubber Soul dei Beatles. Che tipo di obiettivi avete per il futuro imminente? Abbiamo un album da registrare e diverse date nel nord Italia quest’inverno.
LA GENESI..
I Betters nascono nel 2010 come progetto acoustic- live estivo, ma è dal 2011 che la band trova la propria strada nella composizione di brani originali con sonorità maggiormente elettriche e rock'n'roll. Nel giro di pochissimo tempo vengono arrangiate e composte decine di composizioni e la band è subito pronta per esibirsi dal vivo. Nel marzo 2012 viene inciso il primo singolo della band "Marta"/ "Sveglio alle 6". Attualmente la band è impegnata nell'attività live e di composizione di nuove tracce. La registrazione dell'album è prevista a dicembre 2012. I Betters sono: Matteo "Matt" Scotolati (Voce), Riccardo "Richi" Marinucci (Chitarra), Agostino "Ago" Scotto (Chitarra), Matteo "Frume" Frumento (Basso), Simone "Simi Live" Brunzu (Batteria).