Continuiamo ad attraversare la Sicilia, per arrivare a Mazara del Vallo e poi spostarci a Licata, dove sono nati rispettivamente Sonia Macaddino e Gaetano Accursio, che insieme sono Between, e sfileranno al MADEINMEDI 2011 con la collezione “Retrogenie”.
Lei si è diplomata in arredamento e architettura, poi è corsa a Catania all’Accademia Euromediterranea dove ha studiato per due anni, fino a quando si è trasferita a Roma per completare i suoi studi all’Istituto Europeo di Design, dove lo scorso anno si è diplomata come fashion designer.
Lui, invece, ha frequentato il corso quadriennale di Stilismo e Moda all’Accademia Euromediterranea, e si è diplomato nel 2009 come fashion designer.
Entrambi vivono a Milano, dove lavorano come stilisti, modellisti e stylist. A Milano hanno cominciato a lavorare insieme, forti di un background comune, e da Milano arrivano i loro capi, dal sapore retrò.
«Richiama il mondo del burlesque e mette insieme i concetti di ricchezza e povertà mediante l’uso dei materiali, in maniera tale da evidenziare la bellezza femminile, affinché spicchi come una pietra preziosa. La nostra donna è pronta a trasformarsi in una diva.»
Come mai avete scelto questo tema? Cosa ve lo rendeva affascinante?
«Siamo entrambi appassionati di teatro e volevamo creare un’atmosfera che riprendesse quella dello show, l’atto della performance teatrale. La nostra idea è quella di rappresentare una donna che si trova in un teatro antico e semi-bruciato: lei, travolta da quell’atmosfera, ricompone le scene e presenta il suo spettacolo. Inoltre, il tutto si aprirà con una frase giocosa di Mae West, che rende perfettamente il nostro pensiero: “Quando faccio la brava sto bene, ma quando faccio la cattiva sto meglio”.»
Atmosfere un po’ particolari per una collezione, no?
«Sicuramente siamo influenzati da un certo allure parigino, che omaggi le forme e la bellezza femminili. Tra le nostre passioni più grandi ci sono il cinema francese muto, le dive degli anni ’20 e i fronzoli delle garçonne francesi: abbiamo preso tutto questo e l’abbiamo messo insieme, creando la nostra collezione.»
Pensate di andare avanti in coppia o vi separerete già dopo il MADEINMEDI?
«Ci siamo ritrovati quando siamo tornati a vivere nella stessa città, Milano, dopo esserci conosciuti sei anni fa all’Accademia Euromediterranea di Catania. Da allora, siamo inseparabili. Sicuramente, la nostra avventura insieme non finirà qui, questa collezione non sarà l’unica, abbiamo tanti progetti da realizzare.»
Sonia, cosa ti piace del tuo lavoro con Gaetano?
«Adoro lavorare con lui, mi piace la sua professionalità, il nostro modo di interagire è fantastico, ci capiamo con il solo sguardo, è un’alchimia rara. Abbiamo entrambi la consapevolezza che questo mestiere sia molto difficile e complicato, ma il tempo ci dirà la sua. Io dico sempre: “Il talento è come una donna incinta, prima o poi si vede”.»
Ora facciamo la domanda opposta. Gaetano, cosa ti piace del tuo lavoro con Sonia?
«Sonia è un soggetto molto particolare, la sua follia creativa è contagiosa. Cerchiamo e coltiviamo le stesse passioni, dedicandoci tutto il tempo che possiamo. Sonia è determinata e innovativa, nonché fonte di stimolo per me. Pensiamo le stesse cose, abbiamo un’ottima intesa.»
A cosa state lavorando, al momento?
«Quest’estate amplieremo la collezione, al fine di proporla alla settimana della moda di Milano. Poi c’è un’altra cosa a cui stiamo lavorando, ma per saperne di più dovrete aspettare ancora un po’.»
C’è uno stilista per il quale vi piacerebbe particolarmente disegnare degli abiti?
Sonia: «Purtroppo, molti stilisti per i quali mi sarebbe piaciuto lavorare non stanno più su questo mondo, anche se rimarranno sempre nel nostro ricordo. Forse ho sbagliato epoca, chissà. Adesso mi piacerebbe poter collaborare soprattutto con Victor e Rolf, ma anche Balmain, Lanvin, Alexander McQueen, Maison Martin Margela e Vivienne Westwood, anche se ci sono un sacco di emergenti che non sono da meno.»
Gaetano: «Antonio Marras, per la decostruzione della forma, l’ornamento interpretato come elemento simbolico, l’incontro tra culture diverse, e il tema del viaggio.»