Magazine Cultura
Non ci sono state preghiere
per benedire il mondo
né neve per purificarlo
in questi giorni di passaggio.
Mi sono immerso nella notte
bevendo le lacrime dense
della luna crescente
a un passo dall’estasi.
Avrei voluto guarire
dal mio male d’essere
e tuffarmi a Betzaetà
tra le acque appena mosse.
* Secondo il vangelo di Giovanni, Betzaetà era una piscina dove un angelo, in certi momenti, discendeva e agitava l’acqua: il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.
Buon Imbolc 2015