Per esempio la neve, le clementine, la spremuta al mattino, la polenta, il gorgonzola, il camino acceso, il mio compleanno, passare un pomeriggio intero sul divano a leggere un libro con una coperta addosso, persino il Natale (a tal proposito, leggete il bellissimo articolo di Panelibrienuvole per i regali di Natale fai da te).
L’elenco può continuare: tazze fumanti di te, cioccolata calda con panna, la grolla con gli amici: insomma, una lunga serie di bevande calde perfette per scacciare il freddo, rallegrare lo spirito e rendere tutto più bello. Se poi ci aggiungete un goccio di alcol, vedrete tutto con il sorriso sulle labbra (si chiama sbronza, ma facciamo finta di nulla).
Pronti per un giro tra le bevande calde dell’inverno?
Partiamo.
Vin Brulè o Gluhwein
In Italia è vin brulè, in Germania e Asutria (ma anche in Alto Adige) si dice gluhwein: in sostanza, è la stessa bevanda, vino caldo zuccherato e speziato da bere per strada, meglio se mentre si passeggia in un mercatino di Natale.
Se da noi a servirlo sono soprattutto gli Alpini o le pro loco, almeno così è la scena nei miei ricordi d’infanzia, all’estero lo trovate in appositi banchetti di legno, servito all’interno di tazze blu con decorazioni bianche, che volendo potete poi portarvi a casa.
Per farlo a casa:
- Ricetta del gluhwein
- Ricetta vin brulè
Grolla dell’amicizia valdostana
Se volete proporla dopo un pranzo o una cena corposa, con la scusa che riscalda e aiuta la digestione:
Ricetta della grolla valdostana
Cioccolata calda in ogni variante possibile, alcol incluso
Voi amanti appassionati dell’estate e dell’afa, vi sfido a bere con goduriosa soddisfazione una cioccolata calda con panna in pieno agosto!
Potreste ribattere che in spiaggia sta meglio un mojito e che di cioccolata non avete bisogno…ma quando la nebbia agli irti colli sale, vi sfido a non apprezzare questo dono dell’inverno, che benedice anche le temperature più rigide.
Non vi darò la ricetta della cioccolata calda (che comunque trovate nell’immagine qui a lato), ognuno ha la propria variante e potete metterci ciò che più vi aggrada, rum incluso.
Perchè amarla? Due motivi: se vi piacciono gli After Eight vi piacerà anche lei. E nella spiegazione della quantità di polvere da utilizzare, specifica di aggiungere altri 2 cucchiai a quelli consigliati ‘if you feel decadent‘.
La cucina irlandese forse non è tra le più apprezzate al mondo, ma l’Irish Coffee è una benedizione del cielo!
Caldo, buono, bello da vedere, servito in un bicchiere di vetro trasparente che ne lascia intravvedere gli strati di caffè bollente, whiskey e zucchero di canna, ricoperto da un ciuffo di panna montata: rigorosamente da non mescolare, vien voglia di inverno pieno solo a pensarci.
(senza voler suonare blasfema, a me piace molto anche corretto Baileys)…
Anche se non siamo a Dublino e casa vostra non somiglia a un pub irlandese, potete provare a rifarlo:
Ricetta dell’Irish Coffee
Per affrontare questo introito calorico, è meglio che abbiate passato l’intera giornata a sciare. O che abbiate scalato il Monte Bianco di corsa.
Lo zabaione è buono e soprattutto ricostituente, ecco.
Va preparato al momento se volete gustarlo caldo e il fatto di dover sbattere e girare velocemente la crema vi permetterà un piccolo dispendio extra di calorie che vi daranno l’illusione di aver bruciato a sufficienza per potervi permettere non solo lo zabaione, ma anche un savoiardo da immergervi.
Ricetta dello zabaione (per 1 persona)
- 1 tuorlo
- 50 gr di zucchero
- 25 gr di liquore (marsala, porto, liquore al caffè)
Mescolate tutti gli ingredienti in un pentolino fino a ottenere una crema densa e spumosa. Quindi mettetelo sul fuoco cuocendolo a bagno maria, evitando che l’acqua raggiunga il bollore. Continuate mescolando velocemente, finché la crema si è addensata ed è come montata. Servite subito.
Anche se non siamo in un romanzo vittoriano inglese, il punch è una bevanda calda, declinabile in molte varianti, che dona quel tocco british alla vostra cena.
La versione inglese prevede te, rum, zucchero, cannella e limone, ma anche in Italia abbiamo qualche variante (per esempio la ricetta livornese, con il caffè al posto del te).
Volete tentarle tutte?
Te e caffè
Il bello dell’Italia è che in inverno ci si può sbizzarrire: le varianti di caffè sono infinite, si passa in scioltezza dal solito espresso a quella meraviglia del Bicerin, ma anche un marocchino o un cappuccino sanno il fatto loro.
E poi il mio preferito, il te: una tazza fumante tra le mani e passa tutto. Che sia nero, bianco, verde o rosso, agli agrumi, speziato, alla frutta, alle erbe, lo adoro sempre.
Sei in cerca di ispirazione? Consulta la sezione Ricette di Lili Madeleine.
Autore: Oriana Davini
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