La percentuale di rischio di leucemia è risultata pari al 41%. Molti studi avevano in passato suggerito l’idea che l’aspartame potesse causare tumori del sangue come la leucemia, ma tutti erano stati di breve durata e quasi la totalità dei giornali si rifiutò di pubblicare una simile notizia. L’attuale studio, invece, ha seguito uomini e donne per 22 anni ed i risultati confermano la possibilità che l’aspartame possa effettivamente aumentare il rischio di leucemia.
I ricercatori hanno aggiunto alla dieta alimentare dei ratti l’aspartame, simulandone il consumo umano. Ciascun ratto è stato osservato dall’ottava settimana di vita fino alla morte. Al termine dello studio l’aspartame si è dimostrato potenzialmente pericoloso in quanto ha aumentato le probabilità di rischio di linfomi, leucemie, carcinomi della pelvi renale e dell’uretere, schwannomi maligni dei nervi periferici maschili e iperplasia dell’epitelio olfattivo.
Gli effetti cancerogeni sono stati prodotti con un apporto giornaliero di aspartame pari a circa 20 mg/kg. Gli attuali limiti fissati dai vari paesi superano abbondantemente questa dose: 50 mg/kg negli Stati Uniti e 40 mg/kg in Europa. Le implicazioni sulla salute pubblica possono essere notevoli, dal momento che l’aspartame è utilizzato in circa 6.000 prodotti e più di 200 milioni di persone consumano regolarmente questa sostanza attraverso gli alimenti, le bevande, i farmaci (come le vitamine masticabili) ed i prodotti per l’igiene (come il dentifricio). Si ricorda, inoltre, che i bambini e le donne incinte e che allattano sono tra i principali consumatori di aspartame.
L’obiettivo dei ricercatori, adesso, è quello di far modificare il limite stabilito dai vari paesi al fine di tutelare la salute pubblica.