Bianca

Ancora non ho realizzato che cosa è successo, ma prima di narrare l’accaduto devo fare una premessa.
Tanti, forse troppi, dei miei amici vivono all’estero. Mi sarebbe piaciuto raggiungerli ma non ho avuto l’occasione. Se ho soldi posso viaggiare e avere sempre un posto dove dormire, il che è piacevole. Durante tutto l’anno però sono senza i miei amici e per quanto possa comunicare con loro un po’ mi mancano.
Siamo pensati per coesistere e l’amicizia, che è infondo una forma d’amore ancora più nobile, è qualcosa d’indispensabile per crescere, capire chi siamo. Diventa naturale conoscere sconosciuti e legarci a loro per svariati motivi, per poi essere influenzati da alcune relazioni che scatenano in noi emozioni e reazioni che inavvertitamente ci cambiano. Si diventa amici con poche persone, le stesse da cui si riceve qualcosa d’inatteso e a cui si dona senza aver bisogno neanche di una parola. Una volta uniti in questo contatto non si smette d’essere amici; neanche quando capitano imprevisti, anzi sono le delusioni che dimostrano la nostra affectio.
Se rimaniamo soli, magari sfiduciati si diventa un po’ burberi; si pensa di non aver bisogno di nessuno perché niente è indispensabile. Ci inaridiamo per migliaia di motivi che non sappiamo neanche spiegare e poi, d’un tratto, la situazione muta.
Parlavo con una mia amica che non potevo vedere da tanto tempo e mi mancava, nel mezzo della nostra conversazione mi ha chiesto se sentivo dei rumori. Dei sassolini avevano colpito la finestra della mia camera. Mi affaccio e lei era li sotto a sorridermi. Mi sono sentito eccitato come Aladdin che incontra Genio .
L’amico è colui che ti sorprende e rende felice.