Regia: Nanni Moretti Anno: 1984 Titolo originale: Bianca Voto: 7/10 Pagina di IMDB (7.5) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Sono già al mio secondo Moretti in una manciata di giorni, e si fosse trattato di una birra, sarebbe stato meno strano da parte mia. Eppure eccoci qui a scrivere una recensione che sicuramente verrà letta da almeno una persona, e quindi c'è da stare attenti a come ci si muove, a come si giudica. Perchè il giudizio degli altri, ma soprattutto sugli altri è un elemento fondamentale in Bianca. Simile nell'approccio tecnico ad Ecce Bombo , con i forti e prepotenti dialoghi e le numerose scene surreali, ma decisamente più maturo e continuo nella trama. Una commedia triste, malinconica, con aspetti della natura umana esasperati e portati al limite, in maniera allucinante. Qui l'introspettiva versione della vita del protagonista evidenzia e risalta il carattere personale dell'individuo più che quello della società o della politica. Lo stesso regista veste i (soliti) panni di un uomo profondamente disturbato, il più delle volte irritante, schietto, che cammina sul filo della follia. Michele è quello di Ecce Bombo, maturato (si fa per dire) e divenuto professore di matematica in una scuola frutto della modernità ricercata a tutti i costi. Diretto nel sondare le vite altrui ("sei sposata?"), nel giudicarle e nel dispensare consigli maniacali distaccandosi dalla realtà e non essendo in grado di gestire la propria, perchè la felicità va colta appieno. Meglio non raggiungerla anzi, piuttosto che arrivare ad un triste epilogo. La sofferenza la si accetta più quando è costante, piuttosto che come interruzione di un qualcosa di bello. Ogni dialogo, inserito in un contesto da commedia, ma serio ed elucubrante può creare spunto per infinite discussioni su cosa sia il malessere e la ricerca dello star bene. Controlla gli amori ed i dissapori di chi gli sta vicino, suo malgrado impotente, e non accetta di poter far parte lui stesso di una storia, questa volta da vivere come protagonista. E' inadeguato al mondo che lo circonda, solo e follemente disposto a farsi del male, questa volta senza un supporto corale come in passato: gli amici oggi lo sopportano, più che supportarlo. Dal punto di vista della storia sono numerosi i momenti di comicità, pur rientrando in un genere che richiama lo humor nero ed in alcune occasioni anche il giallo. Un dubbio mi resta: cosa è successo alla bambina immobile nel letto? Un tocco, forse, di classe che impreziosisce la pellicola. Meglio pensare alla torta sacher ed alla Nutella.