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Bianca

Creato il 16 maggio 2014 da Lafirmacangiante
(di Nanni Moretti, 1984)
BIANCAE' da parecchio tempo che avevo voglia di parlare di nuovo di Nanni Moretti poi un paio di motivi, uno stupido e l'altro un pelo meno, mi hanno impedito di farlo. Il primo motivo è sempre il solito e cioè il fatto che i miei tempi di visione continuano a essere lunghissimi, magari mi riprometto di guardare un film e passo agilmente alla visione solo un paio d'anni più tardi (e guardate che non sto esagerando). Il secondo motivo è che il cognome Moretti mi è sempre più inviso, lo odio proprio, per motivi personali che ovviamente nulla hanno a che vedere con il buon Nanni. Vederlo scritto nero su bianco mi urtica. Ora decidete pure voi quale sia il motivo stupido e quale quello meno stupido, non fa poi molta differenza.
Per dirvi quanto sono lungo, vidi Ecce Bombo nel settembre 2010 (il blog stesso lo documenta) e mi ripromisi di vedere altro del regista. Bene ieri ho visto Bianca. Accennai all'epoca alla mia scarsa simpatia per Moretti, che all'epoca valutavo forse un po' troppo presenzialista ed egocentrico, ora, con un Nanni più defilato e con l'ottima esperienza avuta con Ecce Bombo alle spalle, mi sono goduto il film senza pregiudizi e ben predisposto. Bene, Bianca è davvero un ottimo film, di quelli che pure se all'apparenza (e solo all'apparenza) sembrano girare in parte a vuoto, ti regalano invece generose manciate di divertimento stralunato e risate da situazione grottesca, un protagonista che nella sua chiusura e fragilità non si può che amare, come accade tra l'altro alla bella Bianca (Laura Morante), e una serie di riflessioni sui sentimenti, sulla felicità, sul dolore e anche alcune metafore che sì, potrebbero essere applicate anche alla politica tanto cara al regista, perché no?
BIANCA
Torna Michele Apicella (Nanni Moretti) che poi sia lo stesso Michele Apicella di Ecce Bombo chi lo sa? Ora è professore di matematica, appena inserito nel corpo docenti di un'inusuale scuola superiore di Roma, la Marylin Monroe. Michele è un carattere chiuso ai sentimenti ma allo stesso tempo di un'invadenza straordinaria, vive di sentimenti riflessi che cerca negli altri, nelle coppie di amici, nei vicini di casa, nei colleghi e perfino nei suoi studenti. Cerca con forza di tenere insieme le altrui relazioni, ama la coppia e la famiglia felice ma mai si sognerebbe di legarsi a qualcuno, per non soffrire, forse per non avere fastidi. L'intrusione nelle altrui vicende è occasione per mettere in scena tutta una serie di situazioni e scene irresistibili, sempre sul filo del ridicolo, e diventa inevitabile innamorarsi del protagonista. Un buono, sicuramente disadattato, che riesce involontariamente quasi, a far breccia nel cuore di Bianca, insegnante di francese, e ad accaparrarsi la simpatia  dello strano vicino di casa Siro Siri (Remo Remotti) e finanche quella del commissario di polizia (Roberto Vezzosi) che indaga su un omicidio avvenuto nel complesso condominiale dove abita anche Michele.
I punti di forza del film sono indubbiamente gli sproloqui e le riflessioni di Michele, fantastici, con più d'una verità nascosta qua e là, i suoi dubbi, le sue manie, la sua fissa per i dolci. Più che Bianca il film si sarebbe dovuto intitolare Michele... comunque... una volta era più facile giudicare, come con le scarpe, c'erano solo alcuni modelli molto caratterizzati, c'erano solo quel tipo di scarpe e basta, ora invece tutto è più confuso, uno stile s'è intrecciato a un altro, le cose non sono più nette...  se non è politica questa.
BIANCA

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