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Krtisten Stewart icona del fantasy del terzo millennio, conclusasi la saga tra lupi e vampiri, veste i panni di una Biancaneve guerriera, in una rivisitazione della celebre fiaba.
Rinchiusa da piccola nella torre nord del castello e vittima di un incantesimo che le fa crescere il mento in maniera smisurata, la figlia del re troverà il modo di riconquistare il suo regno e di sconfiggere il male.
Spettacolare nelle molteplici scene d'azione tra battaglie, fughe a cavallo Biancaneve e il cacciatore è visivamente ammaliante per gli scenari gotici, carichi di oscurità e densi di elementi orrorifici così come per il paese delle fate, splendido giardino vivente e vibrante di luce in cui flora e fauna si fondono in una visione psichedelica di rara bellezza.
Un ruolo gustoso per Charlize Theron che predilige gli eccessi nell'immedesimazione nel personaggio della matrigna invidiosa, mentre sono poca cosa le interpretazioni maschili se si esclude il sempre grande Bob Hoskins nella parte di uno dei nani.
Sicuramente la sceneggiatura avrebbe giovato di un maggiore sforzo creativo per dare vita ad un reboot (come va di moda ora) della fiaba codificata, ben tre quarti di secolo fa dalla Disney e la cui origine si perde nel racconto popolare rielaborato dai fratelli Grimm nell'Ottocento.
Ed è un peccato aver dato così poco peso agli elementi simbolici che addirittura restano oscurati dalle immagini travolgenti. Resta comunque uno spettacolo avvincente che non mancherà di appassionare il pubblico più giovane senza per altro annoiare quello più adulto.
Da notare che, tra le parecchie varianti dalla storia che conosciamo meglio, ovvero quella della Disney, qui troviamo la curiosa novità del terzo incomodo. Colui che già conoscebamo come Thor il burino, questa volta in versione castana ma sempre con quegli occhietti piccoli e ravvicinati, sembra far breccia nel cuore della principessa, grazie al suo fascino da camionista più del blasonato figlio del Duca.
Nel seguito (già in produzione) probabilmente i due ragazzotti si contenderanno l'amore della più bella del reame ma potrei giurare che, avendo Biancaneve un cuore grande così, ce ne sarà per tutti!
Se i fratelli Grimm, comunque, si dovessero rivoltare nella tomba non sarà certo per una Biancaneve promiscua (ricordiamo il cult Biancaneve sotto i nani) bensì per i diritti d'autore scaduti che, quest'anno, tra due film e una serie televisiva, gli avrebbero fruttato parecchio....
Ah... dalla regia mi comunicano che il mento di Kristen Stewart non ha subito nessun incantesimo, è veramente così!
Non poteva mancare, trattandosi di Biancaneve, un abbinamento alle mele, anzi agli alberi da frutto.
Sebbene i Vivai Belfiore non si trovino nella nostra città val bene segnarsi questo indirizzo per l'acquisto di alberi da frutto "antichi". I titolari infatti hanno recuperato tutta una serie di varietà rare e scomparse per metterle a disposizione del pubblico e salvarle dall'oblio.
Azienda Agricola Vivai Belfiore, Via di Valle, Loc. S. Ilario, 50055 Lastra a Signa (FI) tel. 0558724166