Quanto alla storia - adattata dal testo dei F.lli Grimm da Suzanne Kabok - parla di una bambina di sette anni che viene allontanata dalla matrigna cattiva che non chiede il suo cuore al cacciatore quanto fegato e polmoni. E quando Biancaneve viene raggiunta nella casetta dei nani subisce tre tentativi di uccisione: due volte si salva con l'arrivo dei nani (e, recidiva, continua ad aprire la porta alla vecchia mendicante anche se i nani si raccomandano tanto) ma la terza volta nessuno sembra poter fare nulla. Viene messa nella teca trasparente dove resta per diversi anni tanto da diventare una bella ragazza (ma se è morta come fa a crescere? Se non è morta perchè non respira? Ok, è una storia, ma mia figlia certe domande me le ha poste) di cui un principe di passaggio si innamora. La salva con un bacio? Eh no... qui lascio un po' di suspence... non è il bacio del principe che la salva... Anche se, ovvio, il principe c'è.
All'interno del libro le immagini si alternano: ce ne sono di enormi, a colori, tutte con sfondo piuttosto scuro e tetro ed altre in bianco e nero che sono comunque di grande effetto.
Un elemento grafico è molto ricorrente e lo collego al "male": si tratta di un corvo nero (o anche di più in alcune immagini) che compare in tutte quelle illustrazioni in cui c'è la presenza, la vicinanza o l'effetto di ciò che fa la matrigna. Questa è una mia interpretazione, non vorrei sbagliare... ma è quel che mi pare di poter capire visto che nelle immagini più positive il corvo non c'è.
Bello, un libro da collezionare e da amare anche se si è adulti.Uno di quelli da conservare con gelosia.
Lo propongo per questo Venerdì del libro e lo posiziono tra una via di mezzo: lettura per bambini? Si, ma non solo...