Capita a volte dover mischiare il sacro con il profano, il bene con il male, la verità con la bugia, lo yin con lo yang e la polenta con la cioccolata.
Questa volta a mi è capitato di mischiare un “framework for reliable, scalable, distributed computing and data storage” con i libri sacri, la teologia e la religione.
Succede che il sig. google (ma anche yahoo, bing and the likes) nel suo impertinente, incessante e a parere di alcuni illegale estremamente invasivo ravanare in tutti i siti internet, mail, newsgroup etc., si ricorda tutto quello che legge e lo “indicizza”, ovvero attribuisce certe caratteristiche ad ogni pagina web ravanata. Noi tapini, quando cerchiamo qualcosa usando google and co., inseriamo delle parole che vengono usate come chiavi di ricerca, che vengono relazionate con gli indici di ciascuna pagina dell’internet ravanato. I risultati della nostra ricerca vengono presentati come links alle pagine che, secondo gli indici di google, meglio corrispondono a quello che vogliamo cercare.
Lasciando perdere le paranoie da grande fratello, sempre ahimè piú reali (qui e qui), l’attento lettore si sarà stupito della possibilità di leggere e rileggere continuamente tutto lo scibile umano (ovvero l’internet) e indicizzarlo.
Il sig. google e yahoo nella decade scorsa trovarono la maniera di farlo. Di questi tempi la ricetta richiede svariate migliaia di computers sparsi per il mondo, terabytes e terabytes di dati (le pagine lette da internet e memorizzate) e un algoritmo neanche dei piú complicati. Nella loro magnanimità, questi due signori hanno però rilasciato i dettagli della ricetta perchè il popolo ne possa godere, e oggi anche il sig. pincopallino può usare gli stessi identici strumenti che fino a pochi anni fa permettevano a google di inondarci di pubblicità.
Il sig. pincopallino però, normalmente, non possiede i milioni di dollari per creare la stessa infrastruttura computazionale. A esso un esercizio su scala ridotta di indexing può essere richiesto da una impresa mediogrande, come quelle che registrano ogni singola interazione di voi clienti quando atterrate su un sito di e-commerce, per poi mandarvi una mail promuovendo la vendita di un articolo scontato, guarda caso proprio quello su cui avevato posato la “freccina” del mouse 4 volte in 3 giorni per 7, 14, 3, 8 secondi.
Il sig. pincopallino quindi fa delle prove e mette su la baracca. Se proprio lavora per una impresa puzzolente può usare una decina di questi computerini smart and cheap, ma farebbe proprio una figura di cioccolata parlando con pincopallini simili.
Anyway, al sig. pincopallino verrà data la possibilità, a titolo di esempio, di contare e poi ordinare in pochi minuti tutte le parole contenute in un libro. Ovviamente, questo leggere e contare le parole di un paio di libri non è minimamente da paragonare al lavoro di indexing dell’internet….un paio di libri stanno all’internet come una frazione infinitesimale di baffo sta a tutto il pelo del corpo di Lucio Dalla, pressappoco.
Come detto all’inizio, è bello e arricchente il mischiare il sacro con il profano, il bene con il male, la verità con la bugia, lo yin con lo yang (la polenta con la cioccolata, in verità, proprio no, do not try it at home!). Ergo, ho contato le parole della bibbia e del corano e le ho ordinate per numero di apparizioni.
La bibbia e il corano sono state scaricate dalla pagina del progetto gutemberg.
Sí, sono in inglese, quindi la traduzione avrà fatto perdere qualcosa.
Sí, uno è piú corto dell’altra, quindi non si possono raffrontare i valori assoluti.
Sí, …un sacco di cazzi e mazzi…, però oh!, questo passo il convento.
Qualcosa che ho visto io.
- …and the winner is… SHALL! Ovvero qualcosa di simile a un imperativo.
A parte preposizioni, congiunzioni, avverbi e similaria, entrambi i libretti di giustificazione dello sterminio persone sono delle collezioni di regole, precetti, ordini da seguire… insomma non le piú piacevoli delle letture
- Gli estensori di questi due opere uniche, il sig. santo spirito attraverso interposte persone o gli amici di scorribande di Maometto, devono avere avuto una vita coniugale abbastanza triste, o sorelle maggiori veramente fameliche. Infatti, la parola He surclassa She in entrambi i libelli. Stessa cosa si può dire di man/men contro woman/women. Sarà anche colpa dell’inglese, ma in effetti a parte Eva, una tizia che come mia cuggina dice che è stato lo spirito santo e lei non ha fatto niente, le donne che videro Gesú risorto (dicono che si fece vedere da loro per prime per far spargere la notizia piú in fretta) e qualche meretrice da lapidare, non mi ricordo di altre figure femminili importanti nella bibbia. Sarò io.
- Una cosa ovvia. God, Lord sono delle parole molto frequenti. Ovvio ok, ma io me li aspettavo vincitori alla grandi sulle altre
parole.
- Un’altra cosa che mi ha colpito è il fatto che war sia piú citato di peace: questi libri non sono da mettere in mano ai bambini.
“Imagine no religion”…forse lo strimpellatore barbone sfattone con la fidanzata sciroccata ne aveva imbroccata una.
Come il sig. google e il sig. yahoo, si mettono a disposizione i risultati della ricerca, nel vecchio stile di Confucio-Insegnante-Di-Pesca.
Se poi prendete un pesce interessante, prego lasciare dei commenti, che editerò l’articolo con le vostre considerazioni.
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