Sabato 13 ottobre si è tenuto a Napoli il "Bibliopride", giornata dell'orgoglio dei lettori: non più la lettura come attività ricreativa, ma come diritto primario. Ha destato interesse l'intervento di Camilleri nel lanciare un appello per salvaguardare le biblioteche. Chiaro il suo messaggio: in un periodo di recessione economica le biblioteche dovrebbero ricevere maggior sovvenzioni anziché essere ridotte, perché la domanda aumenta dato che l'acquisto di un libro per molti può essere impossibile.
La cosa più strana è sentir dire dagli economisti che lo studio e la preparazione sono necessarie per far fronte al mondo del lavoro e poi viene ridotta la possibilità di passare attraverso la lettura, tappa obbligata per qualsiasi formazione.
Spesso in Italia si ciancia tanto, ma poi...