‘I primi tornarono a nuoto‘ di Giacomo Papi, Einaudi editore. Nel libro si parla del ‘ritorno dei morti’, niente zombie però. I morti ritornano alla vita, alla stessa età del trapasso ma come se fossero appena nati (senza denti, con il cranio ancora ‘in formazione, come i neonati). Sono affamati, di cibo e di vita. Apparentemente innocui, all’inizio.
Il primo ‘caso’ viene scoperto da un medico italiano. La prima ‘ondata’ è di qualche decina di ‘ritorni’. Poi qualche centinaio, poi migliaia e poi tornano tutti i 90 miliardi di persone nate e morte dall’inizio dell’umanità. Dall’epoca romana, dal rinascimento, dall’ottocento, da ogni epoca. Rinascono vicino al posto in cui sono morti. Il medico che ha scoperto il primo caso ‘aspetta’ una bimba dalla propria compagna e mentre il mondo va a ramengo a causa della sovrappopolazione la coppia sarà chiamata a fronteggiare difficoltà enormi nel tentativo di portare a compimento il miracolo della vita.
Un giallo ed una storia d’amore con una scrittura fluida e coinvolgente rendono piacevole la lettura del romanzo che nasconde comunque un messaggio di fondo, il mondo non è ‘nostro’, è di chi ce lo ha lasciato (dei morti) ed è nostro compito conservarlo nel miglior modo possibile per i nostri figli.