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Biblioteca lorenzo leonj, conversazioni sull’arte: seconda parte

Creato il 11 maggio 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Pablo Picasso, Les Demoiselles d'Avignon

Pablo Picasso – Les Demoiselles d’Avignon

di Benedetta Tintillini

Un affascinante viaggio attraverso la pittura della prima metà del ‘900, alla scoperta dell’arte astratta e dei suoi interpreti, accompagnati dall’amore e dall’entusiasmo di chi di arte vive. E’ questa, in estrema sintesi, l’esperienza di chi ha assistito ai due incontri organizzati dalla Biblioteca Leonj di Todi per il ciclo “Conversazioni sull’Arte”, il secondo dei quali, dal titolo “L’Astrazione” si è tenuto lo scorso 9 Maggio, ed al quale, visto l’interesse e l’entusiasmo suscitato, mi auguro personalmente ne possano seguire molti altri.

Silvana Toppetti e Mauro Salvi hanno guidato il pubblico attraverso

Kazimir Severinovič Malevič, Quadrato bianco su fondo bianco

Kazimir Severinovič Malevič – Quadrato bianco su fondo bianco

un’esperienza di scoperta, per alcuni, e di approfondimento, per altri, resa coinvolgente dalla loro passione e competenza. Con occhi nuovi abbiamo cercato di avvicinarci all’arte contemporanea, superando il blocco di una lettura frettolosa, superficiale e demotivata, nel tentativo di guardare più in profondità, e capire l’opera ed il suo autore nel contesto nel quale l’opera era stata concepita.

E via si parte per questo viaggio partendo da Picasso e la sua pittura forte, di rottura, di rappresentazione dei soggetti in mutamento nello spazio e nel tempo, scardinati e ricomposti, sotto la guida del suo impeto creativo. Oltremodo interessante è stato l’accostamento con le tendenze della moda di scomporre abiti e ricomporli in modo totalmente libero, estroso e ardito.

Sorvoliamo poi l’arte di Kandinskij, indagatore della spiritualità insita nell’arte, e codificatore di rigide regole per la realizzazione delle sue opere, che ben  poco lasciano all’improvvisazione. Passando per Klee arriviamo a Mondrian ed alla sua estrema sintesi espressiva che si identifica nel tratto nero e nei colori puri, concludendo poi il nostro viaggio con Malevic e l’esasperazione della sintesi espressiva, con il suo “Quadrato bianco su fondo bianco”, punto estremo della sua ricerca artistica, rappresentazione del nulla.

In conclusione, con le parole della professoressa Toppetti, l’avventura dell’astrazione è il coraggio di appropriarsi della propria libertà, l’evitare l’osservazione erudita della realtà. E’ la ricerca degli aspetti che più interessano l’artista, e la loro rappresentazione con la massima libertà di espressione. Le conoscenze devono sempre renderci più liberi e donarci il coraggio di amare ciò che ci piace.



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