Quante volte ce lo siamo domandato: i libri possono davvero guarirci? Abbiamo giá parlato della Book Therapy qualche mese fa. Probabilmente non ci siamo mai dati una risposta eppure eccoli lì, i libri, pronti a consolarci ogni qualvolta ci sentiamo tristi. Le pagine, fitte di storie altrui, ci hanno spesso offerto il passaporto per viaggi lontani, e noi pronti a inseguire mète sconosciute pur di dimenticarci i nostri affanni, i nostri dolori. E c’è chi, su questa domanda irrisolvibile, ha scritto dei libri. Già nel 2011, Nina Sankovitch pubblicava il toccante Se per un anno una lettrice (Rizzoli) nel quale raccontava di come fosse riuscita a superare la sofferenza causata dalla malattia della sorella leggendo un libro al giorno per un anno. Se la scelta della Sankovitch potrà sembrarci radicale e non “per tutti”, sicuramente l’idea proposta dalle inglesi Ella Berthoud e Susan Elderkin ci farà tutt’altro effetto. E’ ora nelle librerie la loro ultima fatica letteraria, Curarsi con i libri, edito da Sellerio. Tra le pagine di questo volume, scritto quasi come fosse un libro di ricette, ritroviamo un consiglio utile per tutti i lettori: “Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o due) da prendere a intervalli regolari”. I libri, dunque, si fanno medicina e si “assumono” a intervalli, una dose alla volta. Ovviamente, ogni tipo di disturbo avrà il suo farmaco, cioè il suo libro. Per il Continua a leggere
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Quante volte ce lo siamo domandato: i libri possono davvero guarirci? Abbiamo giá parlato della Book Therapy qualche mese fa. Probabilmente non ci siamo mai dati una risposta eppure eccoli lì, i libri, pronti a consolarci ogni qualvolta ci sentiamo tristi. Le pagine, fitte di storie altrui, ci hanno spesso offerto il passaporto per viaggi lontani, e noi pronti a inseguire mète sconosciute pur di dimenticarci i nostri affanni, i nostri dolori. E c’è chi, su questa domanda irrisolvibile, ha scritto dei libri. Già nel 2011, Nina Sankovitch pubblicava il toccante Se per un anno una lettrice (Rizzoli) nel quale raccontava di come fosse riuscita a superare la sofferenza causata dalla malattia della sorella leggendo un libro al giorno per un anno. Se la scelta della Sankovitch potrà sembrarci radicale e non “per tutti”, sicuramente l’idea proposta dalle inglesi Ella Berthoud e Susan Elderkin ci farà tutt’altro effetto. E’ ora nelle librerie la loro ultima fatica letteraria, Curarsi con i libri, edito da Sellerio. Tra le pagine di questo volume, scritto quasi come fosse un libro di ricette, ritroviamo un consiglio utile per tutti i lettori: “Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o due) da prendere a intervalli regolari”. I libri, dunque, si fanno medicina e si “assumono” a intervalli, una dose alla volta. Ovviamente, ogni tipo di disturbo avrà il suo farmaco, cioè il suo libro. Per il Continua a leggere
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