Pubblichiamo questo articolo convinti, come sempre, che tutte le opinioni e valutazioni espresse senza violenza e senza mistificazione meritino rispetto e ascolto. Le opinioni espresse in questo articolo si discostano sensibilmente da quelle fin qui proposte da questo giornale nei riguardi della Bielorussia.
di Michael Biasin
In Europa si parla molto di Lukashenko e della Bielorussia “l’ultima dittatura europea” come la definì Codoleeza Rice. Sono stati analizzati da questo giornale i vari problemi che affliggono il Paese in termine di libertà di pensiero e parola. L’Europa si sta comportando molto duramente contro questo Paese, inasprendo le sanzioni già attive e mettendone altre, ritirando gli ambasciatori e chiudendo praticamente le relazioni, tutto questo in protesta contro i comportamenti totalitari del presidente.
Ancora una volta l’Europa dimostra tutta la sua ipocrisia e ignoranza di ogni realtà estranea ai canoni socio culturali europei. L’Europa, infatti, non si sognerebbe mai di intraprendere azioni così dure contro la Russia e la Cina, Paesi altrettanto totalitari, dove oltre all’uccisione e l’incarcerazione di dissidenti ed oppositori praticano veri e propri genocidi che l’Europa preferisce ignorare. Questo diverso atteggiamento è da attribuire forse alla presenza di grandi giacimenti di gas in Russia ma soprattutto, forse, perchè entrambe queste nazioni hanno ormai intrapreso un percorso verso una società capitalistica e globalizzata. In nome del Dio denaro, l’Europa e il mondo occidentale mettono da parte ogni remora morale, ogni discorso sui diritti umani, sulla libertà e sulla democrazia.
La Bielorussia è un Paese che non è ancorato alla logica e all’economia sovietica, ma un Paese che è riuscito a modernizzare ed umanizzare il cosiddetto socialismo reale. La società è fortemente egualitaria, non esistono ricchi e non esistono poveri, a tutti è garantito il minimo per poter portare avanti una vita dignitosa. A pochi chilometri di distanza abbiamo una nazione, la Russia, dove accanto a pochi ricchi la maggior parte della popolazione vive nella miseria grazie anche alle riforme di Putin che hanno smantellato lo stato sociale e il welfare. In Bielorussia il sistema sanitario è completamente gratuito e di buon livello come il sistema educativo.
Minsk, la capitale, è estremamente affascinante, pulitissima, funzionale, a misura d’uomo, ricca di parchi tutti tenuti in modo esemplare. Recentemente sono stati introdotti elementi di capitalismo, sono nati alcuni centri commerciali e sono stati aperti negozi di varie marche internazionali ma nonostante tutto questo l’economia rimane quasi totalmente statale. Insomma il livello di vita è buono, privo di quelle differenze sociali che prevalgono soprattutto nelle nuove economie emergenti e quelle appena affermate. L’Europa non accetta un sistema socio economico che si discosti da quello occidentale, capitalista e globalizzato che attualmente mostra tutte le sue crepe e contraddizioni. Con questo atteggiamento l’Europa sta solo irrigidendo la dittatura di Lukashenko gettando il Paese nelle mani della grande madre Russia.
COMMENTI (1)
Inviato il 23 settembre a 03:39
Diffido dei cambiamenti "si discostano sensibilmente da quella fin qui...." cos'é un senso di colpa o una logica materialista (visto il fatto compiuto).