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Bifest 2015: apre Kurt Cobain, tributi a Rosi e Lang, chiude Nanni Moretti

Creato il 15 marzo 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Nel ricordo di Francesco Rosi e di Fritz Lang, a loro la dedica di due imponenti retrospettive, la sesta edizione del Bari International Film Festival, a una settimana dal via, si preannuncia ricca di contenuti e novità.

Le due conferenze stampa, di Bari e di Roma, presente Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, hanno sciorinato, per bocca di Francesco Laudadio, ideatore e direttore artistico dell’evento, un cartellone denso di oltre 300 appuntamenti, comprensivo di oltre 200 proiezioni fra lungometraggi, documentari e cortometraggi, un convegno su Fritz Lang, una tavola rotonda su “Cinema e Fiction”, 8 lezioni di cinema e 7 Focus sugli attori.

L’apertura è per il pomeriggio del 21 marzo, al teatro Petruzzelli, con l’atteso documentario Cobain: Montage of Heck di Brett Morgen. Prodotto da Courney Love e da Frances Bean Cobain, la figlia del musicista tragicamente scomparso nel 1994.

Nello stesso politeama verranno proiettate le pellicole relative alle “Anteprime internazionali” e al concorso della sezione “Panorama internazionale” composto da 12 film prodotti nell’ultimo anno e ancora inediti in Italia.

Tra le prime da non perdere L’ultimo lupo, l’epico ritorno alla regia di Jean-Jacques Annaud; Ex Machina, la visionaria opera prima del regista britannico Alex Garland; l’avventurosa Slow West diretta dallo scozzese John Maclean con protagonista Michael Fassbender e la drammatica The Misplaced World di Margarethe von Trotta.

Tra le seconde, proiettate tutte nel preserale, promettono bene Shelter, l’ opera prima dell’attore britannico Paul Bettany, Road 47 di Vicente Ferraz e Accused di Paula van der Oest.

Da non trascurare anche la sezione “ItaliaFilmFest” con i concorsi relativi ai “Lungometraggi” e alle “Opere prime e seconde”. Un totale di 24 tra i più interessanti film italiani della passata stagione, con pellicole quali Il giovane favoloso di Mario Martone, Torneranno i prati di Ermanno Olmi, Hungry Hearts di Saverio Costanzo, Noi 4 di Francesco Bruni, Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e Le meraviglie di Alice Rohrwacher.

L’ultima annotazione è per le “lezioni di cinema” che, mai come quest’anno, si fregeranno della presenza di autori di livello assoluto quali Sir Alan Parker, Costa-Gavras, Ettore Scola, Edgar Reitz, Jean-Jacques Annaud, Andrzej Waida, Margarethe von Trotta e, nella mattinata del 28 marzo, Nanni Moretti.

 

Frédéric Pascali


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