2009
Poteva mancare un disco di Natale su SfigatIndie dopo il nostro gaio mixtape?
No, ma certo non vi propongo "banalità" come quello di Sufjan Stevens, quello dei Beach Boys o quello del Vince Guaraldi Trio (tutte opere da riscoprire obbligatoriamente, chiaro)
E nemmeno la sopracitata magnifica imprescindibile spettacolare opera spectoriana. Tuttavia, il qui presente disco spartisce con quest'ultima diversi elementi. Innazitutto, è un'opera collettiva: la Bifrost Arts è un'organizzazione culturale ecumenica che riunisce diversi artisti folk americani (perlopiù poco conosciuti a parte Damien Jurado, David Bazan e la nostra cara Diane Birch). In secondo luogo è un'opera estremamente coesa: le sue nove canzoni seguono uno stile votato alla magnificenza degli arrangiamenti, al clamore percussivo e allo stesso tempo alla delicatezza delle melodie, secondo i dettami dell'indie-folk degli ultimi 10 anni. Ma anche osando un po': come in "Joy Joy!" dove spirali di ottoni si accavallano ricordando il Philip Glass di Koyaanisqatsi o come nella title track in cui la voce di Aimee Wilson si fa dapprima struggente e poi esplode in un glorioso "hallelujah!". In terzo luogo è un capolavoro del genere: una bellezza ammutolente che affascina e intimorisce con le sue rivisitazioni solenni e quasi tristi di canti tradizionali religiosi (niente canzoncine da pubblicità del panettone qui). Se infatti Phil Spector voleva celebrare con un disco luminoso e fragoroso un'epoca che si preannunciava piena di colori, di gioia e di ricchezza (nonostante uscì lo stesso giorno dell'assassinio di JFK) quello della Bifrost Arts è un disco di Natale serio, spirituale, che vuole riportare questa festività alla sua vera essenza. Al mistero della nascità di Gesù e alla Gloria e alla Redenzione che esso ha portato. Poco importa se non siete credenti: in questi solchi digitali è inciso un messaggio di pace e infinita bellezza che riguarda tutti, indipendentemente da ogni tipo di confessione o non-confessione.
Per ritrovare l'umiltà, lo stupore e il silenzio in occasione della festa più sacra.
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P.S.: si ringrazia Ondarock per il suggerimento