Big History: mega ingegneria

Creato il 04 febbraio 2014 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

2100 a.c. in Egitto viene costruita una struttura enorme. 2000 anni dopo ne compare un’altra in Messico.

Big History svela la rete di collegamenti infiniti che si intersecano e contribuiscono a creare quello che vediamo e siamo.  Le grandi civiltà hanno lasciato tracce nel mondo, la storiografia tradizionale cerca di capire come vivevano gli antichi, Big History va oltre e rivela la strana coincidenza che collega tutte le megastrutture più antiche: sono piramidi. Egitto, Mesopotamia, Cina, Cambogia, India e America centrale, tutte queste megastrutture hanno forma piramidale.

Civiltà distanti tra loro, separate da oceani e da migliaia di anni hanno creato strutture identiche. Perché?

A differenza di strade e acquedotti le grandi piramidi sembrano uno spreco colossale. Richiedono migliaia di operai e anni di lavoro. Forse esiste un tratto distintivo presente in tutti gli uomini che ha spinto tante civiltà a costruire megastrutture.

Big History collega questo quesito alla coda del pavone, quella che i biologi definiscono un “segnale onesto“. Qualcosa che all’apparenza sembra inutile, enorme e ingombrante, non aiuta a volare ma allo stesso tempo è bella, vistosa e attira la femmina permettendo al pavone di riprodursi. Ovunque nel mondo gli animali utilizzano queste dispendiose tattiche di corteggiamento, gli esseri umani non fanno eccezione. L’uomo moderno vuole una macchina, un bel vestito, un conto in banca, tutti segnali trasmessi all’esterno. L’uomo reagisce a questi segnali, non solo finalizzati alla riproduzione. Le prime piramidi appaiono 4500 anni fa, queste strutture enormi, sono segnali onesti, eretti dall’uomo.

Qual è l’obiettivo del faraone? Le megastrutture più grandi vengono erette all’inizio del regno. Per la prima volta un faraone ha potere assoluto su milioni di persone organizzate in una rigida gerarchica. Il faraone teme che vogliano rivendicare forme di libertà, vuole affermare il proprio potere e dimostare che è inutile, se non pericoloso tentare una rivolta.  Una megastruttura monumentale può servire allo scopo. Erano costruzioni inutili ma con con un messaggio molto chiaro: guardate chi sono e cosa sono in grado di fare. Fanno la loro comparsa quando gli uomini iniziano a formare civiltà più complesse e stanziali sotto un unico potere accentratore e hanno tutte qualcosa in comune: l’altezza.

Le strutture più grandi e imponenti tendono ad essere anche le più alte. Una tendenza istintiva. Un animale attaccato si solleva in modo da apparire più alto. In natura l’altezza è segno di dominio. Non  a caso gli animali dimostrano timore per qualsiasi cosa  o creatura che li sovrasta. Nell’uomo il processo inizia presto. Un bambino guarda i genitori dal basso verso l’alto e obbedisce. Questo rispetto per l’altezza rimane per sempre. Influenza perfino il nostro linguaggio, quando esaltiamo una persona la mettiamo su un piedistallo. Le divinità sono nei cieli. La devozione per l’altezza è parte di noi e l’uomo prova una soggezione innata.

La soggezione in psicologia è un ‘emozione sociale, entra in scena di fronte a spettacoli imponenti che ci fanno sentire piccoli, insignificanti e sottomessi. L’altezza ci mette in soggezione, ci intimidisce, non la controlliamo. I faraoni cercavano di intimidire e sottomettere i sudditi costruendo megastrutture. Non è una questione di culture è parte della natura umana.

Perchè hanno la stessa forma?

Le strutture più alte del mondo sono piramidi naturali. La forma di una montagna ha una base solida che va a restringersi in cima. Gli ingegneri dell’antichità trovano un’ottimo suggerimento nella natura, ma devono decifrare la forza universale che fa orbitare i pianeti, tiene insieme la terra e minaccia di far cadere ciò che è troppo alto: la gravità.

La gravità modella le montagne e spinge gli elementi sia in basso verso il centro che diagonalmente lungo il pendio. Rimane una base ampia e una cima appuntita. Per gli antichi la lezione è chiara, sfidare la gravità con qualcosa di alto. Le generazioni successive sperimentano modi migliori : cupole, soffitti a volta, archi a sesto acuto, tutte soluzioni che trasferiscono il peso a terra dentro strutture enormi, creando spazi aperti al loro interno.

Abbiamo creato materiali come il cemento e l’acciaio per realizzare megastrutture. E la chiave è ancora in natura. Il 60% del peso di un insetto è racchiuso dall’esoscheletro mentre in animali a scheletro interno è del 15%. Il peso esterno non permette agli insetti di crescere. L’acciaio consente di replicare la struttura esterna di creature gigantesche come i dinosauri dando vita ai moderni grattacieli. L’uomo è passato dalle grandi pareti esterne a uno scheletro interno in acciaio. La natura è il più grande architetto ispiratore.

Ma non è finita. Perchè edifici nati per incutere soggezione diventano centri di aggregazione?

Rappersentano il luogo di incontro tra i flussi vitali dell’umanità. Strutture che attirano e il collegamento si rinnova. Nell’universo la materia si concentra in zone particolari dove si trovano stelle e pianeti. Sulla terra queste megastrutture seguono questa legge cosmica.

Una mega struttura. Una metropoli. L’universo. L’uomo ha sempre edificato strutture gigantesche per incutere timore, consolidare il potere politico, imitare la natura che rimanda alla struttura stessa dell’universo. Tutto collegato.


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