mi sono lamentata altre volte della ferrovie italiane, ma dal momento che è un po’ che non ne scrivo nulla,temo si sentano trascurate,perciò eccovi la perla della giornata
arrivo alla stazione…
una lunga, serpeggiante fila di persone molto molto nervose si snoda dall’unica biglietteria fino alla stazione degli autobus, taglia letteralmente in due la strada a rischio di essere falciati, e approda fino al giornalaio di via garibaldi, tra un po’.
grazie al cielo, avevo un biglietto valido. grazie al cielo. non oso pensare a quanto sarei rimasta in coda se non l’avessi avuto.
nella stazione esiste una macchinetta per la stampa dei biglietti, a onor del vero. stranamente, funzionava. si, perchè il suo funzionamento è a singhiozzo. un giorno si equivale a tre no. nei giorni in cui funziona, praticamente non c’è colonna alla biglietteria.
ma attenzione! ho detto che funzionava si, ma non accettava contanti. ossia, potevano usarla solo coloro che disponevano di carta di credito o chissà quale tessera. mi sembra logico. nessuno ha nel portafogli i contanti, ma tutti abbiamo sottomano carte di credito.
ripeto, fortuna che non dovevo fare il biglietto. comunque, alla macchinetta non c’era nemmeno un cane. in questa italia allo scatafascio,si vede che il popolo inetto dispone solo di contanti.
alle 8, orario delicatissimo, perchè i pendolari in genere prendono i treni dalle 7 alle 8, apre il secondo sportello della biglietteria.
parte il coro dell’alleluia, mentre in sottofondo gemono ancora tutti coloro che ormai il treno l’hanno perso e devono sperare nel buon umore del capoufficio per spiegare il ritardso imposto dalle ferrovie.
non per dire: lunedì uguale giorno degli abbonamenti settimanali. uguale, follone fin dalle 6 del mattino. dico io, non posso spostare l’entrata in servizio di una delle bigliettaie, per farle arrivare tutte e due presto, e mandarne via una prima? solo per il lunedì. tanto alla sera una basta e avanza.
ma al lunedì mattina servono almeno 3 bigliettai per far scorrere il lavoro. e ne mettono 1. la prossima volta la coda arriverà fino piazza del duomo.