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Biglietti per i Lions

Creato il 09 aprile 2013 da Rightrugby
Biglietti per i Lions Quello che si ritira, quello che deciderà se ritirarsi o meno e quello che torna in campo per giocarsi le ultime carte. La prima dei British & Irish Lions di Warren Gatland è in programma il 1° giugno contro i Barbarians ad Hong Kong, quindi si plana in Australia. Il tecnico neozelandese ha la sua lista con i nomi della selezione, ma intanto ecco che Jonny Wilkinson si è tirato fuori da giochi senza sapere se fosse o meno nell'elenco: verrebbe da pensare che non ne facesse parte, se non altro perché il Tolone è in corsa per il titolo nel Top 14 e non lo mollerebbe fino all'ultimo e dopo averlo spremuto fino all'ultimo. E risultano valide anche alcune affermazioni fatte dall'apertura: "Non c'è bisogno di me con questi ragazzi in giro", ha espresso riferendosi a Owen Farrell e Toby Flood, - che tanto quest'ultimo suo vecchio amico l'ha appena "regolato" in Heineken Cup con uno dei suoi 100% dalla piazzola che fanno la gioia di quelli che si spaccano le corna per lui, là davanti. Attenzione che comunque ha aggiunto di sentirsi "come il tipo in poltrona, augurandomi di essere in tour con i Lions", "ma come ho già detto in precedenza, largo ai giovani". Per concludere, da uno che conosce l'argomento e che ha detto la sua, ha riservato a Farrell questo commento: "E' un grande giocatore, è uno che ha una missione davanti, guidare il suo Paese e portare il rugby inglese nella direzione in cui deve andare". 
Da Wilko a Brian O'Driscoll. Ha chiuso il 6 Nations in malo modo, ricordando pure un tale Zidane nel match contro l'Italia nell'ultima giornata, rifilando una pedata a Simone Favaro che gli è valso un cartellino giallo. Wilkinson ha 33 anni, BOD 34, si vocifera da tempo che potrebbe ritirarsi. "Chi sa quale sarà l'atto finale della mia carriera?", ha risposto l'interessato. "Vedrò cosa accadrà nei prossimi mesi e sceglierò in luglio". Dopo essere rientrato dal tour dei Lions? Come a lanciare il messaggio che ci conta. Il centro torna in campo proprio questa settimana dalla squalifica per lo stamping dell'Olimpico. E si fa esplicito: "Mi piacerebbe essere parte del team dei Lions in grado di vincere la serie e penso che la squadra che sta mettendo insieme Gatland sia in grado di riuscirsi in Australia". Dunque, "voglio solo giocare nei Lions". Aldilà del merito, sarebbe la consacrazione finale di una carriera superba, dodici anni dopo il suo primo Lions Tour dalle stesse parti; una carriera che se solo avesse un passaporto Australe, gli avrebbe procurato qualche Player of the Year in più, a scapito di qualcuno di troppo andato a un paio di Tutti Neri.
Per chiudere, la 32enne terza linea gallese Ryan Jones (che del Galles di Gatland è stato anche capitano prima di essere sostituito da Sam Warburton). Lo scorso 9 marzo si è infortunato contro la Scozia e dovrebbe rientrare con gli Ospreys nella parte finale di stagione di Pro12. Conosce i Lions (tre cap, dopo essersi unito al gruppo del 2005). A lui sarebbe piaciuto, ha confessato al Telegraph, tornare a giocare nel week end tra il 27 e il 28 aprile, ma gli Ospreys non sono tra le quattro squadre in semifinale di Heineken Cup. In compenso dovrebbe fare la sua apparizione contro il Leinster, scontro delicato per assicurarsi un posto nei play-off. Nel calendario rimangono tre giornate di stagione regolare - gli Ospreys nel prossimo round ospiteranno tra l'altro la Benetton Treviso -, Jones conta di disputarne almeno due più la semifinale. Poi si vedrà, giugno compreso.
Ah, sempre a proposito di volti già visti in maglia rossa, è tornato Paul O'Connell in campo col Munster, l'ultimo capitano dei Lions.  E' stato come si dice "strumentale" per la vittoria in Heineken Cup sul campo dei Quins. Se mai a Gatland servisse esperienza in seconda linea, lui non parla ma c'è ...

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