Non scrivo da tre mesi, praticamente la durata di un battito di ciglia che divide il prima dal dopo, una vita fa da una vita è, il tempo necessario perchè mi accorgessi delle novità che mi rendono un po' più vecchio e delle le solite cose di sempre che hanno assunto una forma nuova e in buona parte imprevista. A volte mi capita di pensare alle persone della mia vita come una sorta di motori, di turbine forse, che girano a velocità diverse e che imprimono direzioni diverse alle mie azioni e ai miei pensieri; il mio vivere quotidiano ottiene allora la velocità e la direzione risultante da queste diverse forze, alcune delle quali contrapposte, altre più o meno allineate. Samuele è arrivato a dare una sferzata poderosa e decisiva, dettando alla mia quotidianità una direzione di marcia e un'intensità nuove, che non avrei potuto prevedere e alla quale sto ancora faticosamente cercando di rispondere. Non so se tornerò a scrivere costantemente; ora avevo voglia di questa piccola finestra, un piccolo bigliettino, una sorta di annotazione di viaggio, prima di rituffarmi in questa cosa incredibile che mi sta accadendo.