La Corte dei Conti si è pronunciata oggi sui bilanci 2010-2011 del Comune di Alessandria: sostanzialmente, Palazzo Rosso avrà tempo fino al 30 dicembre per effettuare le dovute manovre correttive. L’ organo di controllo ha segnalato “la presenza di numerose criticità che, vista la situazione complessiva della gestione finanziaria dell’Ente e le verifiche finora effettuate, non sono certo esaustive anche in relazione al fatto che l’istruttoria, per ragioni di celerità si è concentrata solo su alcuni elementi”. Inoltre si legge sul documento presentato che è stata rilevata 2l’alterazione dei risulati finanziari di gestione e di amministrazione dell’esercizio 2010 che per l’effetto del mancato inserimento tra i residui passivi di impegni regolarmente assunti presenta un risultato di amministrazione negativo, quantomeno pari a -3.019.115,26 euro”.
Non sono neanche mancate note riguardanti “il mancato rispetto del patto di stabilità 2010, a seguito del ricalcolo che deve essere effettuato in relazione alla mancata considerazione di alcuni impegni di spesa” e su un “elevato squilibrio, perlomeno a partire dal 2008, di anno in anno riequilibrato mediante l’utilizzo di poste di natura straordinaria”.
Dal canto suo, il sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, è intervenuto affermando che “non c’è nessun dissesto” e che le correzioni avverranno, come richiesto, entro il 30 dicembre. “Sono state ridimensionate le accuse dell’opposizione”, e quindi: “Procederemo sulle indicazioni ricevute.Da segnalare il fatto che sono stati risparmiati 2 milioni di euro rispetto ai conti dei revisori”.
“Sono soddisfatto”, ha commentato Fabbio, “per il tono e le risultanze della verifica, perché colgono lo spirito di collaborazione che il Comune di Alessandria ha fornito in modo pieno. Peraltro le indicazioni di correzione portano il rendiconto 2010 a un disavanzo assai più contenuto rispetto a quello che i revisori avevano calcolato, con un risparmio di almeno 2 milioni di euro. Tra le 25 questioni di contestazione, solo un punto comporta effetti sulle poste di bilancio. Sono state escluse definitivamente e del tutto le voci di dissesto che si erano levate da più parti politiche e mediatiche e che non trovano assolutamente riscontro e spazio nella pronuncia. Rimane la criticità strutturale nella gestione, di cui anche noi siamo consapevoli, e avevamo riconosciuto con atti e nell’audizione avanti alla Corte dei Conti. Ora ci sono trenta giorni a disposizione affinché il Consiglio Comunale apporti le modifiche suggerite, che sono figlie di diverse interpretazioni dottrinarie, alle quali prontamente intendiamo adeguarci”.