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Bill Gates: triplicare gli investimenti nelle energie rinnovabili

Creato il 23 dicembre 2011 da Pdigirolamo

Genio dell’informatica e multimiliardario, monopolista malvisto da molti e finanziatore di fondazioni benefiche. Oltre a tutto questo, Bill Gates da tempo si occupa anche del problema energetico: il suo messaggio è ridurre le emissioni di gas serra in tutti i modi possibili.

Così, da un lato sostiene e finanzia la ricerca di una nuova generazione di reattori nucleari più sicura ed efficiente, dall’altro insiste sull’urgenza di puntare con decisione sulle fonti rinnovabili.

In quest’ottica ha aggiunto altri due ruoli al suo curriculum: editorialista e consulente energetico. In un editoriale pubblicato sulla rivista Science si è rivolto al governo americano chiedendo di triplicare gli investimenti in ricerca e sviluppo sulle energie pulite: da 5 miliardi di dollari (3,8 miliardi di euro) a 16 miliardi (12,2 miliardi di euro).

Secondo Gates, inoltre, gli incentivi da soli non possono bastare: è necessaria più innovazione tecnologica. Gli Stati Uniti, per esempio, hanno il potenziale tecnologico, umano ed economico per avere il primo posto al mondo nella ricerca energetica. Quello che manca è la volontà politica: negli ultimi 30 anni i fondi federali al settore sono diminuiti del 75%, mentre altri Paesi (Gates cita Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud), stanno investendo cifre enormi.

Gates adduce motivazioni non solo ambientali, ma anche economiche: «La storia insegna che gli investimenti nella ricerca ripagano con grandi profitti, a vantaggio dell’industria e dell’economia nazionali». E invece gli americani cosa fanno? Spendono un miliardo di dollari al giorno per le importazioni di petrolio.

«Le trasformazioni nel sistema dell’energia richiedono generazioni. Ma se gli Stati Uniti cominciano seriamente da oggi, le questioni energetiche potranno essere risolte in modo da garantire all’America l’indipendenza energetica e la sicurezza del rifornimento per tutti, con particolare riguardo alle fasce più povere», argomenta Gates, che conclude: «L’esito di questi investimenti potrebbe cambiare – forse salvare – il mondo. E assicurare alle prossime generazioni un futuro più luminoso».



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