Pasquale Iacovone, padre dei due bambini che sono morti carbonizzati ieri mattina ad Ono San Pietro, in Vallecamonica, Provincia di Brescia, era stato più volte denunciato per stalking dalla ex moglie, madre dei piccoli. Quest’ultima ha raccontato: «Lui disse: “Ammazzo te e tua madre. L’unico modo per farti del male… E mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo».
Per l’avvocato della donna, Pier Luigi Milani, si è trattato di «Stillicidio». Inoltre, è emerso che la donna veniva frequentemente insultata davanti ai bambini, Davide e Andrea, di tredici e nove anni, con frasi del tipo «Ti spacco la testa». L’ avvocato Milani ha raccontato che a scuola, i piccoli, «Erano irascibili, irrequieti, e non rendevano».
Alla stampa è inoltre stato reso noto che «i servizi sociali avevano avviato un provvedimento per revocare a Pasquale la patria potestà, anche contro il parere della signora Patti, che temeva un ulteriore inasprimento dei rapporti». Proprio Lunedì mattina «Era arrivato a Iacovone il decreto di citazione per il processo penale per stalking per il 22 Ottobre prossimo».
Il padre di Davide ed Andrea, che da tre anni eseguiva lavori come muratore e imbianchino, è stato estratto vivo dall’appartamento che è andato a fuoco. A salvarlo sono stati i Vigili del Fuoco, i quali hanno impiegato diverso tempo per spegnere l’incendio. Iacovone risulta ustionato su oltre l’85% del corpo ed è stato portato in tutta velocità all’ospedale. Intanto, sul posto, le autorità hanno cercato di fare chiarezza sulle dinamiche dell’incidente, interpellando anche i Carabinieri della Scientifica. E’ stato aperto un fascicolo per duplice omicidio a carico di ignoti.