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Bimboverde intervista Barone

Da Bimboverde
Leguleio, Giurisprudente, giurisperito. Un nobile del Foro. Magnifico rappresentante legale del Bloggaccio Verde. Barone . Sentiamo un po' come ha risposto alle domande che gli abbiamo rivolto !
La prima domanda è quella di Teti , una tua grande ammiratrice: Conoscendo poco te e troppo bene me, ti grazio. Fatti una domanda e datti una risposta :)
Teti, mannaggia, così non vale, fai fare tutto il lavoro a me: insomma!
Vediamo: Barone, cosa ti ha spinto ad accettare di farti intevistare sul bloggaccio verde? Mah, mio caro Barone, non saprei esattamente: sprezzo del pericolo? Incoscienza? Mancanza di senso del ridicolo? Forse solo il piacere di farmi conoscere un po' di più, e di sembrare meno sfuggente. E poi, quando mai mi ricapiterà un'altra volta che qualcuno mi chieda un'intervista? Non è mica una cosa che succede tutti i giorni, quindi perchè non approfittarne? 
Bene Barone , come ti sei avvicinato al mondo dei blog ?
Assolutamente per caso. Un paio di anni fa stavo acquistando dei libri on line, e sul sito pubblicizzavano il libro di Insy Loan ed il suo blog. Così, più che altro per curiosità, ho provato a cercare il blog di Insy e da lì, tramite i profili dei commentatori, a curiosare in altri blog e... è cominciata l'avventura. Devo ammettere che prima associavo il mondo dei blog a quello delle chat, di facebook e dei social network in generale, un mondo che non mi coinvolge particolarmente e che non mi appartiene (e infatti tutt'oggi non ho alcun profilo, pagina o account in quegli ambiti). Ho invece scoperto che il mondo dei blog ed il modo di confrontarsi tra gli autori degli stessi ed i loro lettori, e poi tra i lettori stessi è molto differente, al punto che poi ne sono rimasto coinvolto... ma resto comunque abbastanza selettivo: al di là di uno sguardo generale ed incuriosito, seguo solo quei pochi blog il cui autore in qualche modo mi ha colpito e, soprattutto, commento solo quando mi viene spontaneo scrivere qualcosa, che sia una riflessione seria o una battuta sciocca per farsi una risata, altrimenti resto "silenzioso". Insomma, ho un approccio quasi "personale", nel senso che è un po' il medesimo approccio che ho nella vita di tutti i giorni con le persone con le quali mi relaziono: c'è molto del mio modo di essere nel modo in cui interagisco nel web. 
Pensi di rimanere ancora per molto un portatore sano di account?
Non te lo saprei dire. Certamente non mi sono prefissato nè una scadenza temporale, nè un obiettivo personale, nè alcun altro limite. Molto più semplicemente finchè proverò interesse per dei blog / blogger continuerò a scorazzare con il mio account; nel momento in cui mi dovessi accorgere che non è più così, l'account Barone andrà in pensione.
Ancora su di Te : Ugo ti chiede
Descriviti: biondo, bruno o rasato? Alto, aitante o alto e aitante?
Castano chiaro, capelli corti ma non rasato (parlavi dei capelli, vero? eheheh), alto (1.80) e longilineo. Se sono aitante credo lo debbano dire gli altri, io non potrei mai definirmi tale. E tu Ugo, come sei? E chi sei? Fatti vivo Ugo, non lasciamoci sfuggire questa occasione :-))
Tutto sulla mia cravatta preferita
Faccio una piccola premessa (quanto sono avvocato quando faccio così...): non amo la categoria dei preferiti (il libro, il film, la canzone, il piatto preferito, il migliore amico, ecc.) perchè per uno che è un curiosissimo "onnivoro" come il sottoscritto, è impossibile scegliere. Ogni cosa o persona mi attira o mi respinge per ragioni specifiche, proprie e singolari di quella cosa o persona: ovviamente con intensità e gradazioni molto differenti, ma fare classifiche proprio non mi appartiene. Per rispondere alla domanda, però, ti posso dire che prediligo le cravatte in tinta unita, con tessuti particolari, assolutamente bandite quelle con l'effetto lucido, mi piacciono molto quelle i cui giochi della trama del tessuto creano dei disegni o effetti particolari. Ho alcune cravatte in cashmere ed in lana un pò più "spesse" di quelle consuete in seta delle quali vado molto fiero.    
Ed ora il questito di Babel : qual'è la prima memoria culturale che si staglia tra i tuoi ricordi di bambino, un incontro o un'esperienza che ti ha insegnato qualcosa e illuminato, un film , un libro.....
Babel, che domanda difficile. Bisognerebbe prima capire cosa intendi esattamente per memoria culturale. Un incontro molto "forte" per me è stato il mio primo maestro elementare, il Maestro Dallemolle (sì sì, si chiamava proprio così): un omone grande e grosso, molto esigente e severo, ma perdutamente innamorato del suo lavoro e dei suoi alunni e grandissimo lettore di libri (che ci interpretava a suo modo in classe). Ci ha insegnato a studiare in modo critico ed intelligente, ci ha fatto amare la lettura e riusciva a stimolare la nostra curiosità in mille modi.
Il primo film che ho visto al cinema è stato Bambi: mi ricordo di aver pianto, ed ancora oggi non riesco a rivederlo senza commuovermi. La prima lettura che ricordo non è un libro, ma La Settimana Enigmistica, che mia nonna aveva sempre in mano, e sulla quale ha fatto imparare a leggere sia me che mia sorella ancora prima delle elementari, per via delle barzellette: e poi giocava con noi facendoci indovinare le definizioni più facili.
Amo la mia casa perchè.....
E' il mio rifugio, il luogo in cui ritrovo la serenità, in cui tutto il resto del mondo rimane fuori dalla porta ed in cui lascio depositare e decantare ogni subbuglio interiore. Essendo una persona estremamente indipendente, è fondamentale per me avere uno spazio simile. Non è tanto per il luogo fisico in sè, ma per ciò che rappresenta.
La consueta domanda da spiaggia. Che cosa raccolgo al mare: sassi bianchi, vetri verdi, nulla, vetri trasparenti.
Ho una passione fin da piccolino per le pietre, in particolare per quelle semipreziose, le c.d. "pietre dure": ne conosco i nomi, i colori, le caratteristiche ed anche un po' le proprietà. Di solito, quindi, raccolgo sassi o pietre che mi colpiscono per la loro forma, per il loro colore, o anche semplicemente per la sensazione che mi danno al tatto; ma non è una regola, non li colleziono, non li cerco. Se mi capitano davanti li raccolgo, altrimenti non ci penso nemmeno.  
Se dovessi dipingere una parete della mia casa quale tono useresti ?
Uhmmmm, se parliamo di pareti interne, a me piacciono bianche, però se dovessi pensare a qualcosa di colorato per te andrei su un colore molto luminoso, arioso, allegro, persino un po' inconsueto ma delicato, non invadente, probabilmente un colore pastello. Se dovessi però fare a modo mio, lascerei la parete bianca, e la riempirei dal soffitto al pavimento di tue foto di dimensioni e formati differenti, sia in bianco e nero che a colori, in cornici a giorno.
I miei modi di essere solo
Dunque dunque dunque: questa domanda tocca una parte importantissima del mio carattere, e chiunque l'abbia fatta ha colto un aspetto essenziale di me.
Nonostante io ami gli altri, le persone, stare in mezzo alla gente, essere circondato dagli amici, dai miei affetti e non cerchi affatto la solitudine - che anzi mi spaventa molto - ritagliarmi degli spazi solitari è per me fondamentale. Mi serve per decomprimermi, per lasciare depositare i problemi, le ansie, le preoccupazioni, ma anche le gioie, i sentimenti, tutto ciò che mi accade: mi serve per ritrovarmi, per pensare, per riflettere, per pacificarmi. Fa profondamente  parte di me (i miei genitori dicono che l'ho sempre fatto, fin da piccolino), ed avviene in maniera naturale, non c'è un modo specifico nè una durata particolare: posso farmi un giro in macchina senza meta, andare a fare una passeggiata in qualche parco, camminare per le vie di Milano o semplicemente starmene in casa, andare a nuotare o immergermi nella vasca da bagno, non ha nessuna importanza la modalità, ma avviene quotidianamente. Certo, un bel panorama ed una leggera brezza (amo il vento) aiutano moltissimo, ma vivo a Milano... voi capite, no?  
Quella volta che ho perso la testa per....
Dico, io non perdo la testa, sono una personcina seria io, come vi salta in men... va bene ... ora basta... potete smetterla di ridere... daiiiii che vi si siente da qui, uffffffff.
Però, se penso ad un bimboverde, in sella alla sua vespa azzurra, intervistatore d'assalto, dicono (si narra) che sia un divo estremamente affascinante, e che sappia cucinarti in mille modi... aaaaahhhh - sospiro - qualcuno ha visto la mia testa???  ;P
Ringraziando Barone , pubblichiamo alcune foto, decisamente molto significative, che lui stesso ci ha inviato :
p.s.: un po' perchè conosco la tua passione per le piante, ed un po' perchè avevo in mente le risposte che avevo dato a questa intervista, ho pensato di allegare alcune foto (sono fatte con il cellulare, per cui la qualità è scarsina) di ciò che campeggiava stamattina sul balcone dei miei genitori. Credo che per capire come sono fatto, quelle foto valgano più di mille parole. O almeno così credo io.
Bimboverde  intervista Barone
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