Ho un idea in testa da qualche tempo. Regalarmi una stampante 3d. Abbiamo già parlato di questo fantastico oggetto tecnologico che, secondo molti darà vita ad una nuova rivoluzione industriale.
In un nostro precedente articolo abbiamo parlato delle varie applicazioni della stampante 3d, ed oggi vogliamo prenderne in esame uno in particolare: stampare il cibo!
In principio, la NASA si era preoccupata di sfruttare la tecnologia delle stampanti 3d per fornire il cibo agli astronauti in missione nello spazio. Questo perchè si sperava che un giorno, gli astronauti in missione potessero prepararsi del cibo seguendo delle vere e proprie ricette. L'idea era infatti quella di dividere le varie componenti del cibo come carboidrati, proteine ecc, tutti in polvere, in cartucce mescolabili proprio da una stampante tridimensionale studiata appositamente da un ingegnere della Systems and Materials Research Corporation di Austin, Texas. Ma, diciamo che questa è storia...
Già perchè la 3D Systems, presente a Las Vegas al Consumer Electronic Show, ha attirato una moltitudine di curiosi per vedere questo "macchinario" che, strato di zucchero dopo l'altro, alternato a spruzzi di acqua colorata, creavano le prime caramelle stampate.
Sarà proprio l'azienda americana (ma con sedi sparse in mezzo mondo, tra cui anche a Pinerolo) a lanciare sul mercato le prime stampanti tridimensionali per uso alimentare: la Chefjet, disponibile in monocromia e a colori. Si pensa però, che prima di poter entrare nella casa delle persone (la versione monocromatica è grande più o meno quanto un forno microonde) dovrà passare ancora un pò di tempo, visti i prezzi attorno cui si aggira (tra i 5000 e i 10000 dollari). Già mi immagino le pasticcerie più importanti o i ristoranti più "chiccosi" che nn si lasceranno scappare l'occasione di essere all'avanguardia tra i loro concorrenti.
Ma, almeno per questa volta, gli americani non sono i primi in questo campo nella distribuzione di nuove tecnologie; l’inglese Choc Creator V1 è la prima stampante tridimensionale per il dolce per eccellenza: il cioccolato,in vendita a 4000 € entro la fine di quest'anno.
Di tutt'altra tipologia la Natural Machines direttamente in arrivo dalla Spagna, che realizzerà pasta e pizza prendendo come base ingredienti liquidi.
Senza nulla togliere alle macchine sopracitate, però, a farla da padrona sembra essere Foodini. Nome simpatico, nato dall'unione di Food con Houdini, permette di creare moltitudini di forme per pasta, pizza, panini, ripieni, verdure, partendo dal prodotto frullato (e si spera sano) presente all'interno di capsule con le quali caricare il simpatico (a questo stadio possiamo dirlo) elettrodomestico.
Il lancio sul mercato sarà concorrenziale, tanto da poter andare a scalfire (e qui provoco) lo strapotere del Bimby, regalo tanto desiderato dalla mia ragazza. Foodini uscirà infatti a metà di quest'anno al costo di 850€. Qui di seguito vi lasciamo con delle immagini con le "opere" culinarie realizzate da Foodini...che ve ne pare?