L’uccisione di Bin Laden è stata una delle 15 notizie più seguite e commentate in assoluto.
Nel giro di meno di una settimana sono state rilasciate 2 versioni di altrettanti videogames e due patch aggiuntive per un gioco esistente che fanno riferimento all’episodio.
Si tratta in tutti e tre i casi di FPS [First Person Shooters], giochi che, come dice il nome, proiettano il giocatore nell’azione in prima persona. I due giochi realizzati ad hoc e la patch sono gratutiti.
Bin Laden Raid, dopo l’installazione di un plug in, si gioca direttamente online, mentre Kuma\War Episode #107: The Death of Osama Bin Laden deve essere scaricato sul proprio pc come altrettanto avviene per le patch, le mappe aggiuntive, di Counter Strike. I primi due si concentrano maggiormente sulla esatta ricreazione dell’ambiente e delle circostanze dei fatti, mentre le integrazioni di Counter Strike pongono maggior attenzione al gameplay. In tutti e tre i casi si va oltre i semplici giochi in flash, istant games, creati in occasioni simili a questa.
Al di là dei dettagli tecnici di ciascuno dei giochi e dell’aspetto prettamente ludico, si conferma il ruolo dei giochi nella narrazione di eventi.
I newsgames associano la trasmissione di notizie, di informazioni, ad un format che consente di coinvolgere l’utenza in un modo che è attualmente inibito dalle tecniche classiche sin ora utilizzate. Il gioco soddisfa motivazioni sociali, coinvolge, crea un senso di comunità spingendo alla condivisione dei contenuti e aumenta la permanenza, il tempo sul sito del quotidiano online.
In un momento quale l’attuale in cui gamification è divenuto un termine in voga, che l’aggiunta del suffisso 2.0 rende trendy, le resistenze a questo veicolo, a questo media, sono solo di carattere culturale in termini di assenza della stessa sul tema. Una riflessione allargata si impone al riguardo, anche per questo motivo continuo a cadenza regolare a proporre stimoli sul tema.