Francamente è insopportabile, intollerabile essere presi per il culo a livello planetario. Non bastano le bugie clamorose e stupide come quella del funerale mussulmano in mare, né le 300 versioni che in poche ore si sono affastellate sul ruolo del Pakistan e nemmeno le foto false dell’ uccisione del capo di Al Quaeda.
Anche nelle minime cose aleggia quel senso di grottesco che è frutto dell’imbarazzo per le bugie, il senso di impunità nel dirle e forse anche l’opacità intellettuale di chi le dice. Bin Laden o chiunque fosse l’uomo di Abottabad, aveva due numeri di cellulare in tasca e 500 euro: per Leon Panetta, capo della Cia, questo dimostrerebbe la volontà di Osama di scappare dal rifugio dove si nascondeva da anni. Si, certo voleva darsi alla fuga in autobus e con l’ Easy jet. Senza dire dei problemi per farsi dare il resto: vitaccia da terroristi.
E non solo. Quei due biglietti con i numeri di cellulare, assieme ai soldi devono essere sembrati mortalmente pericolosi: sempre Panetta, ci spiega che se “si fosse arreso” e fosse apparso “non minaccioso”, i Navy Seals “lo avrebbero catturato”, non ucciso. Si parla di un ultracinquantenne disarmato e sofferente di nefrite cronica che uno solo dei baldi giovanotti avrebbe potuto benissimo immobilizzare, anche dopo aver ingurgitato solo metà razione di pancakes. Certo se Osama avesse avuto l’American Express sarebbe stato tutto diverso: avrebbero strisciato e consegnato la ricevuta per cattura terrorista.
Delle due l’una: o mente Panetta o mentono i telefilm che ci propongono all’infinito sui commandos made in Usa.
Ma dio santo non potevano prendere uno sceneggiatore professionista per costruire la verità sull’operazione Bin Laden? Almeno sarebbe sembrato un film decente.
* Whopper sta inglese per evidente bugia o balla spaziale