Quando si dice un green building da manuale. Mi riferisco alla recente pubblicazione messa a disposizione dall’Anit, Associazione nazionale per l’isolamento termico e acustico, che rappresenta un vademecum per le aziende che operano nel settore della bioedilizia.
La guida, redatta dopo una consultazione con le aziende associate, vuole fornire un sostegno concreto e operativo in termini di efficienza, risparmio e qualità ambientale.
La prima parte è dedicata ai diversi protocolli di sostenibilità, ed esamina nel dettaglio contenuti, funzionamento, conformità ai requisiti e opportunità.
La seconda parte, invece, si compone di specifiche schede tecniche che hanno per oggetto le tipologie dei materiali isolanti e dei serramenti. Il tutto, con lo scopo di supportare gli operatori nella valutazione di materiali e prodotti considerandone l’intero ciclo vita, quantificandone le perfomance sia dal punto di vista economico che ambientale.
Un’attenzione particolare è inoltre attribuita alla stima delle funzioni e dei risultati dei cosiddetti materiali ”naturali”, che si stanno affermando sul mercato. È proprio di questi giorni la presentazione da parte dell’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica (Anab) del mattone di canapa, capace di abbattere i consumi completamente biodegradabile. Secondo i tecnici dell’Anab, il suo impiego permette di risparmiare il 90% di acqua rispetto a quella necessaria nel caso del cemento e poco meno di un terzo di energia.
Sul tema si registra anche l’iniziativa del Ministero per le Politiche Agricole, che ha aperto un bando per incentivare la filiera della canapa, prodotto vegetale estremamente versatile che rappresenta una ”promessa” anche nel settore della bioedilizia.
[foto da fierabolzano.it]
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake