A
Agnesi Maria Gaetana (1718-1799)
Nata a Milano nel 1718, è stata una matematica, autrice di un importante trattato di Algebra e Calcolo Infinitesimale ( odierna Analisi o calcolo differenziale e integrale), intitolato Le Istituzioni analitiche; è universalmente conosciuta per una particolare curva detta “versiera di Agnesi”.
Amici Giovan Battista (1786-1863)
Nato a Modena, fu uno scienziato noto per i suoi studi di Ottica e Astronomia. A lui si devono nuovi tipi di microscopi, lo sviluppo di lenti acromatiche per obiettivi di telescopi per le osservazioni astronomiche, la creazione di speciali prismi ottici. Insegnò matematica a Modena e Astronomia a Firenze presso il Museo di Storia Naturale.
Avogadro Amedeo (1776-1856)
Fisico e chimico nato a Torino, è stato un pioniere nello studio dei gas e delle molecole. Il suo nome è associato al cosiddetto “Numero di Avogadro” sulla quantità di molecole presenti in una mole (unità di misura di sostanza) calcolato in 6,023 *1023 Importante è anche l’ Ipotesi di Avogadro –concetto in un primo momento fortemente contrastato negli ambienti scientifici- secondo cui uguali volumi di gas a pari condizioni di temperatura e pressione contengono lo stesso numero di molecole. Successivamente questo suo contributo –con la conferma sperimentale si parla di Legge di Avogadro – fu considerato una delle più importanti Leggi della Natura.
B
Barsanti Eugenio (1821-1864)
Matematico e fisico, nato a Pietrasanta (Pisa), è stato un precursore del motore a scoppio. Proprio nel campo della meccanica applicata si deve il suo contributo allo studio di combustibili a esplosioni “per conseguire una forza utile” (come aveva intitolato la sua dissertazione). Nel 1854 padre Barsanti –era scolopio – ottenne il suo brevetto e nel 1861 ne costruì un prototipo da 20 cv.
Beltrami Eugenio (1835-1900)
Nato a Cremona nel 1835 fu un celebre matematico, insegnò a Pisa, Bologna e Padova, occupandosi principalmente di geometria non euclidea. I suoi studi in questo campo gli valsero numerosi riconoscimenti negli ambienti scientifici europei.
Bianchi Luigi (1856-1928)
Matematico, si occupò principalmente di geometria differenziale e di geometrie non euclidee. Il suo contributo riguarda la geometria, con il concetto di “Identità” associato al suo nome.
Biringuccio Vannoccio (Siena 1480- Roma 1539)
Scienziato, studioso dei metalli e delle tecnologie dei processi chimici. La sua opera contrastava con la “tradizione alchemista”, e fu un solitario studioso dei fenomeni naturali.
Bizzozzero Giulio (1846-1901)
Nato a Varese, fu un medico. Studioso del sangue (emopoiesi) e dei suoi “elementi figurati” (leucociti, piastrine e globuli rossi).
C
Cannizzaro Stanislao (1826-1910)
Nato a Palermo, è stato uno dei chimici più importanti della seconda metà dell’Ottecento. È ideatore del metodo per calcolare il peso atomico degli elementi chimici (regola di Cannizzaro). I suoi studi sperimentali lo portarono alla scoperta dell’alcool benzilico, a studiare i prodotti come la santonina (utilizzata in medicina contro gli ascaradi e altri parassiti) e la cianamelide (?). Notevoli sono i suoi studi sul Carbonio e sulla cosiddetta “reazione di Cannizzaro” sugli aldeidi (sostanze chimici importanti per numerosi prodotti moderni come la plastica, i coloranti e gli additivi alimentari). Fu un sostenitore delle ipotesi di Avogadro.
Cardano Girolamo (1501-1576)
Nato a Pavia, fu matematico e scienziato di fama europea. Per la prima disciplina è ricordato per la formula di risoluzione delle equazioni di terzo grado (anche se altri due matematici, il bolognese Scipione del Ferro e il bresciano Niccolò Fontana detto il Tartaglia, raggiunsero per prima gli stessi risultati). Con il suo capolavoro Ars Magna (il suo trattato di algebra edito nel 1545) e con il primo trattato di calcolo probabilistico, Liber de ludo aleae, conseguì risultati importanti per le scienze matematiche. In meccanica è ricordato per il “giunto cardanico”.
Cassini Gian Domenico (1625-1712)
Nato a Perinaldo in provincia di Imperia, fu Astronomo e matematico. A venticinque anni è professore di scienze astronomiche all’Università di Bologna. Nel 1669 si trasferisce a Parigi, per dirigere l’appena fondato Osservatorio di quella città. Scopre due satelliti di Saturno e le divisioni dei suoi anelli, studia la parallasse solare e la luce zodiacale. Numerosi i suoi contributi all’astronomia e alla matematica: scoperta di altri satelliti di Saturno, calcolo della distanza Terra-Sole, studi su Giove. In matematica è ricordato per la “curva di Cassini”, dove è costante il prodotto delle distanze dei due fuochi.
Cesalpino Andrea (1519-1603)
Da Arezzo, suo luogo natio, si trasferì a Pisa e poi a Roma, dove intraprese gli studi di Medicina, Botanica e Filosofia Naturale. A Cesalpino di deve l’esatta spiegazione del fenomeno della circolazione del sangue. In Botanica formulò per primo i principi di classificazione e sistematica in base alle caratteristiche del seme ( e dei frutti).
Corti Alfonso (1822-1876)
Pavese di Gambarana, fu studioso di Medicina, ricordato per i suoi studi di Anatomista e Istologo. La sua scoperta più importante è l’organo di Corti, presente nell’orecchio interno e collegato al nervo acustico.
F
Falloppio Gabriele (1523-1562)
Nacque a Modena, fu allievo di André Vesalio e maestro di Girolamo Fabrici di Acquapendente, grandi medici del XVI secolo. I suoi lavori riguardavano la Chirurgia, l’Anatomia, l’Osteologia e la Fisiologia umana. Le sue scoperte anatomiche riguardano l’apparato genitale femminile (tube di Falloppio) e la descrizione della struttura fine dell’orecchio. All’Università di Padova insegnò fino alla sua morte.
Ferraris Galileo (1847-1897)
Ingegnere e fisico, nel 1888 ideò il principio del campo magnetico rotante – ora utilizzato nei motori elettrici a induzione. Importanti furono i suoi contributi allo studio delle correnti elettriche alternate e alle linee di trasmissione dell’energia elettrica.
G
Galvani Luigi (1737-1798)
Bolognese, come fisico e medico fu un precursore degli studi di elettrofisiologia. Celeberrimi furono i suoi esperimenti sulle rane (elettricità animale).
Giorgi Giovanni (1871-1950)
Nato a Lucca è stato matematico e fisico, conosciuto in tutto il mondo per aver messo appunto il Sistema – detto “di Giorgi”- di unità di misure delle grandezze fisiche (metro-chilogrammo-secondo).
Golgi Camillo (1844-1926)
Medico di fama internazionale, nativo di Corteno in provincia di Brescia (oggi Corteno Golgi), professore all’Università di Pavia, è conosciuto per i suoi studi di Istologia del Sistema Nervoso (motivo dell’assegnazione ex aequo del Premio Nobel 1906). I suoi lavori più importanti riguardano lo studio delle cellule (i corpi di Golgi) e le tecniche di osservazione delle strutture delle cellule nervose.
L
Lagrange Giuseppe (1736-1813)
Matematico, di origine francese, professore all’età di diciotto anni presso l’Accademia di Torino, ha contribuito notevolmente al progresso delle scienze con i suoi studi di Algebra, Geometria, Analisi. Il suo trattato di “Meccanica Analitica” (1788) e la sua elaborazione del Calcolo delle Variazioni sono considerate tra i vertici della matematica del XVIII° secolo.
Levi Civita Tullio (1873-1941)
Nato a Padova, fu un matematico e un fisico dedito allo studio di particolari aspetti dell’Analisi Superiore. Con Ricci- Cubastro (veder più avanti) è stato il fondatore del Calcolo Differenziale Assoluto (conosciuto anche come Calcolo Tensoriale) un risultato nel campo della matematica che venne applicato da Albert Einstein per i suoi problemi di Teoria della Relatività. Contribuì allo studio di Idrodinamica, Elettrodinamica, Elettromagnetismo e allo studio del problema, risolvendolo, dei tre corpi (meccanica gravitazionale).
M
Morgagni Gianbattista (1682-1771)
Medico ed anatomista di Forlì, fu il fondatore dell’anatomia patologica. Per la scienza medica fu fautore del metodo sperimentale nello studio dei fenomeni e delle spiegazioni di determinate malattie e delle cure, applicandolo allo studio della cirrosi epatica e dell’endocraniosi.
P
Pacinotti Antonio (1841-1912)
Compì gli studi nella sua città natale Pisa, dedicandosi alla Fisica. Poco più che diciottenne progettò il cosiddetto “anello di Pacinotti”, prototipo di motore e della dinamo a corrente continua. I suoi studi continuarono con profitto nel campo dell’elettricità applicata alle macchine.
Peano Giuseppe (1858-1932)
Matematico e Logico di Cuneo, i suoi interessi erano orientati verso l’Algebra vettoriale, le Equazioni differenziali – introducendo in questo campo il metodo delle “integrazioni per approssimazioni successive”- e la geometria. Ma il suo contributo più conosciuto è derivato dalla costruzione di una ideografia logica, apprezzata dai matematici e logici del ‘900.
Piazzi Giuseppe (1746-1826)
Astronomo, fondatore della specola di Palermo, importante centro di ricerca scientifico durante il Regno delle Due Sicilie. Si adoperò a classificare e catalogare migliaia di stelle. Nel suo Catalogo stellare sono calcolate le posizioni di ben 7646 corpi celesti. Nel 1801 scoprì Cerere il primo pianetino situato nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove.
R
Ricci-Cubastro Gregorio (1853 – 1925)
Nacque a Lugo di Romagna studiò a Bologna. Con il suo allievo Levi Civita fu il fondatore del Calcolo Tensoriale, lo strumento matematico necessario per la teoria della Relatività di Albert Einstein.
Righi Augusto (1850- 1920)
Bolognese, studio fisica e matematica all’Alma Mater studiorum divenendone successivamente professore. Interessandosi ai lavori dei fisici tedeschi Maxwell e Hertz, costruì un tipo di oscillatore detto, appunto, di Righi. Suo è il primo trattato di iperottica (ottica delle alte frequenze) del 1897. I suoi studi successivi furono sulle microonde e sui meccanismi di diffusione di elettroni in semiconduttori metallici (Effetto Righi-Leduc).
S
Schiaparelli Giovanni Virgilio (1835-1910)
Astronomo, autore di numerose osservazioni sulla natura delle Comete e sui pianeti del Sistema Solare. È ricordato soprattutto per le sue osservazioni “spurie” su presunti canali intravisti sulla superficie di Marte che gli diedero una fama effimera. Fu un valente astronomo dedito alla ricerca scientifica e l’episodio dei canali non lo distolse dalla sua attività scientifica.
Secchi Angelo (1818-1878)
Nato a Reggio Emilia, padre gesuita fu il primo astronomo che introdusse la classificazione delle stelle in base al tipo spettrale, avviando così la moderna ricerca astrofisica.
Spallanzani Lazzaro (1729-1799)
Biologo, Zoologo e Medico, fu uno dei più importanti scienziati illuministi europei. Da Scandiano (Reggio Emilia) dove nacque, andò a studiare Bologna (Diritto), insegnò a Padova (Logica e metafisica) e a Modena (Fisica e matematica) ma fu a Pavia, prestigiosa Università lombarda, che si dedicò agli studi che gli diedero fama internazionale. Confutò la Teoria della Generazione Spontanea, avviando così una serrata critica alle idee aprioristiche sulla Biologia, utilizzando il metodo sperimentale delle scienze esatte. I suoi contributi sono numerosi: in biologia della riproduzione (fu il primo a dimostrare che la nascita è dovuta all’incontro di uno spermatozoo con un ovulo), nello studio del sangue e dei capillari, nella ricerca pionieristica della biologia marina e degli anfibi, sulla fisiologia umana e sulla digestione umana.
T
Torrincelli Evangelista (1608-1647)
Uno scienziato degno erede della grande conoscenza galileiana, morto poco meno che quarantenne nella Firenze, all’epoca “città ideale” della scienza. I suoi studi riguardavano sia gli aspetti teorici, come la matematica dei limiti, sia gli aspetti pratici come gli studi barometrici e le misure sulle pressioni dei Gas. A Roma nel 1641 pubblicò un trattato sul moto dei corpi che destò l’attenzione del sommo scienziato pisano, ormai cieco e ritirato nella sua villa di Arcetri. Fu chiamato a svolgere la funzione di segretario e di successore alla cattedra di Galilei (che morì nel 1642). Proseguì l’opera del maestro, pubblicando saggi sulla Geometria e studiando i gas atmosferici e la pressione inventando appositi strumenti.
V
Volta Alessandro (1745- 1827)
Tra i massimi scienziati italiani, nacque a Como dove studiò e insegnò presso la Scuola Reale e poi all’Università di Pavia. I suoi principali contributi sono stati nella fisica dell’elettricità. Nel 1801 Napoleone volle onorarlo nominandolo conte.
Volterra Vito (1860-1940)
Matematico di Ancona, uno dei più importanti organizzatori di istituzioni scientifiche del ‘900 – a lui si deve la creazione della Società di Fisica italiana e del CNR (Consiglio nazionale delle Ricerche scientifiche)- e contribuì allo sviluppo delle matematiche, in particolare nel campo del Calcolo Integrale (le equazioni di Volterra) e nell’Analisi funzionale . Fu vittima della persecuzione antisemita e dei fascisti, avendo rifiutato il giuramento al Regime.