Una lettrice mi ha segnalato questo articolo, si tratta di un articolo in cui si demolisce completamente il cibo biologico, evidenziandone i limiti e giungendo alla conclusione che è molto meglio scegliere il cibo proveniente dall’agricoltura moderna, in quanto più economico e, in fin dei conti più sano…
Per molte persone potrà sembrare un articolo convincente, scientificamente esatto e attendibile.
Questo è il bello (e il brutto) di vivere nell’era dell’informazione, per ogni argomento esiste una versione e il suo esatto contrario: come possiamo capire dove sta la verità?
A mio parere l’unico modo per farlo è impegnarsi il più possibile in modo da vedere ogni argomento da un punto di vista più elevato, collegando diverse cose apparentemente scollegate tra loro…
Detto questo, ecco il mio punto di vista sull’articolo citato, premetto che, come prevedibile, la mia tesi è opposta a quella esposta nell’articolo: io non pretendo di avere ragione, solo tu puoi scegliere cosa, dal tuo punto di vista, è più giusto o più sbagliato.
Ecco perché non sono d’accordo con la tesi esposta in questo articolo:
Si dice che i vegetali contengono naturalmente decine di pesticidi e si giunge alla conclusione che aggiungercene altri 4 o 5 non sia un problema…
Il problema c’è eccome invece! Innanzitutto comunque la pianta così come è, senza intervento dell’uomo, contiene meno pesticidi e quindi è comunque migliore al di là di qualsiasi altro ragionamento: meglio prendere 10 martellate su un dito o 15?
Poi in secondo luogo è bene sottolineare ciò che dice in poche righe anche l’articolo, i pesticidi contenuti naturalmente all’interno delle piante sono legati a migliaia di altre sostanze chimiche, costituiscono un blocco unico che fa sì che gli effetti che potrebbe avere la singola molecola sul nostro organismo siano molto diversi rispetto a una situazione in cui questa molecola fosse inserita singolarmente; tutto è in perfetto equilibrio.
I pesticidi invece che spruzziamo noi uomini, si aggiungono a questo blocco unico ma non si legano in modo così equilibrato e perfetto come succede in natura. Questo fa sì che una volta entrati nel nostro organismo siano liberi di agire come molecole singole, con tutti i danni del caso…
C’è molto differenza tra un cibo realmente biologico e uno pieno di pesticidi artificiali…
Tra l’altro poi molti pesticidi naturali contenuti nella frutta sono antimicotici e questo tipo di azione continua anche all’interno del nostro corpo, aiutandoci così a combattere l’insorgere di funghi che , secondo alcuni, sarebbero alla base dello sviluppo del cancro…
Poi l’articolo cita le monorafie dell’IARC o CIRC, evidenziando che nessuno dei nuovi pesticidi è classificato in classe 1 ( sicuramente cancerogeno per l’uomo) ma queste monografie ( di cui puoi leggere un poco qui http://www.miglioriamoci.net/sostanze-cancerogene/) sono molto limitate, per poter inserire un prodotto in classe 1 è necessario essere sicuri al 100% della sua pericolosità e, attualmente, non esistono studi così affidabili
( gli studi sulle cavie non sono considerati attendibili in quanto il metabolismo delle cavie è diverso da quello umano. Gli studi epidemiologici non sono considerati attendibili in quanto si basano su interviste fatte a diverse persone che potrebbero enfatizzare troppo un aspetto piuttosto che un altro in quanto scossi emotivamente magari a causa dello sviluppo di una malattia… Naturalmente le diverse multinazionali portano questi argomenti in difesa dei loro prodotti e se ne dimenticano non appena il primo studio, dello stesso genere, appoggia il loro prodotto…)
solo dopo molti anni dalla immissione in commercio del prodotto e molte persone intossicate, con la vita rovinata, si può iniziare a ritenere attendibile uno studio epidemiologico. In pratica, prima di venire classificati in classe 1 i prodotti devono essere testati sulle persone per alcune decine di anni…
In merito suggerisco l’ottimo libro “Il veleno nel piatto” di Marie Monique Robin
Infine l’articolo parla di ricerche che avrebbero evidenziato l’assenza di pesticidi artificiali nelle verdure “normali” che troviamo al supermercato…
Beh, il rapporto “Pesticidi nel piatto 2012″ non è così rassicurante : http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/pesticidi-nel-piatto-2012-legambiente-lancia-l-allarme-il-multi-residuo-e-i-suo e tra l’altro si basa sui campioni raccolti da ARPA USl e uffici regionali che non è detto che siano del tutto trasparenti…
Quindi la mia conclusione è questa: sempre meglio preferire il biologico, quello vero!
Per biologico vero intendo quel biologico prodotto da agricoltori che ci credono e si applicano ogni giorno per fare meglio.
Purtroppo non è così facile da trovare e, ognuno deve cercare nella propria città e nelle campagne vicine.
Esistono anche numerose associazioni locali a cui fare riferimento per trovare un produttore davvero biologico…