Riportiamo la news pubblicata sul nostro sito
Si è diffusa questa mattina la notizia che sulla Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio (ieri) è stato pubblicato l’annunciato decreto (DL 25 gennaio 2012 n. 2) riguardante le “Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale” al cui articolo 2 è riportata la norma (da noi tanto attesa) sui bioshopper(Disposizioni in materia di commercializzazione di sacchi per asporto merci nel rispetto dell’ambiente ).
Grazie al DL – che il Ministro Clini aveva preannunciato, durante il convegno di AssoBioPlastiche – è introdotta l’importante specifica per i sacchetti usa e getta in termini di biodegrabilità del riferimento alla norma UNI EN 13432:2002. E i sacchetti usa e getta di Minimo Impatto sono a norma: biodegradabili e compostabili rispettando i dettami della UNI EN 13432:2002. Noi abbiamo sempre creduto in prodotti come i nostri eco-sacchetti e ci riempie di felicità (e un pizzico di orgoglio) sapere che piacciono anche al Governo Italiano e quindi all’ItaliaPer chi non rispetterà la norma, dal 31 luglio scatteranno pesantissime sanzioni. A riguardo la norma così recita:“la commercializzazione dei sacchi non conformi al presente comma e’ punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’ asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore”.
I sacchetti di Minimo Impatto
sono a norma e quindi non incorreranno in queste sanzioni! Riprendendo
WIKIPEDIA cercheremo di spiegarvi con chiarezza di cosa tratta questa famosa norma 13432.“La EN 13432 del 2002 è una norma (…) relativa alle caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire
biodegradabile o compostabile. Il termine “compostabile” fa riferimento a norme legate alla non tossicità del materiale decomposto se disperso in natura”.
(…)
Tra gli obiettivi della norma vi è quella di mettere ordine a concetti sempre più diffusi ma di non immediata chiarezza quali: biodegradazione, compostabilità, materiali biodegradabili e compostabili
Secondo la norma EN 13432, un materiale per definirsi “compostabile”, deve possedere le seguenti caratteristiche:
- degradarsi almeno del 90% in 6 mesi se sottoposto ad un ambiente ricco di anidride carbonica; tali valori vanno testati con il metodo standard EN 14046 (anche chiamato ISO 14855);
- a contatto con materiali organici per un periodo di 3 mesi, la massa del materiale deve essere costituita almeno per il 90% da frammenti di dimensioni inferiori a 2 mm; tali valori vanno testati con il metodo standard EN 14045;
- il materiale non deve avere effetti negativi sul processo di compostaggio;
- bassa concentrazione dei metalli pesanti additivati al materiale;
- valori di pH entro i limiti stabiliti;
- contenuto salino entro i limiti stabiliti;
- concentrazione di solidi volatili entro i limiti stabiliti;
- concentrazione di azoto, fosforo, magnesio e potassio entro i limiti stabiliti”.
La norma fa salvi gli shopper di grandezza superiore al 200 micron per uso alimentare e ai 100 per tutti gli altri usi.
Quindi le buste riutilizzabili (anche qui trovate una bella scelta nella famiglia di Minimo Impatto!).Ora auspichiamo che le stesse misure vengano adottate per i prodotti usa e getta del
catering (piatti, bicchieri, posate, ecc…) nelle sagre e feste pubbliche!
Chiudiamo “in bellezza” col video di Youtube col nostro eco-sacchetto