Magazine Cinema
Trama: dopo anni passati ad interpretare un supereroe, l'attore ormai decaduto Riggan decide di concedersi una seconda chance e di adattare, dirigere ed interpretare un'opera teatrale. Tra problemi familiari, prime donne e un soverchiante senso di insicurezza sconfinante nella pazzia l'operazione non si rivelerà affatto facile..
Da Birdman non sapevo proprio cosa aspettarmi, lo ammetto. A parte tutte le recensioni positive che non sono andata a leggere nel dettaglio per non rovinarmi la sorpresa e i cori di entusiasmo praticamente unanimi letti nei vari status cinefili di Facebook, devo candidamente confessare, nonostante conoscessi quasi tutti i titoli dei film da lui girati, che di Iñárritu non avevo mai visto nulla finora e che quindi la mia scimmia per la pellicola in questione derivava semplicemente dal "sentito dire". E anche, ovviamente, dal fatto che Michael Keaton, un attore che ho sempre particolarmente amato, si fosse portato a casa un Golden Globe per l'interpretazione di Riggan. Arrivare vergini al matrimonio di questi tempi non ha più senso (se mai lo ha avuto) ma indubbiamente arrivare vergini alla visione di un film spesso paga e io sono così riuscita a gustarmi Birdman senza termini di paragone che mi costringessero a dire "eh ma gli altri film di Iñárritu erano meglio" e con occhi e cuore ancora liberi di provare meraviglia per delle immagini già cult (ma quant'è bello e colorato il negozio di alcoolici?) racchiuse in una fotografia nitida e pulita e per uno stile di regia particolarissimo ed elegante, dove la colonna sonora a dir poco bizzarra di Antonio Sanchez (composta in prevalenza da assoli di batteria che seguono i protagonisti nei momenti più concitati della pellicola) si fonde con la particolarissima scelta di realizzare il film come se fosse un lunghissimo piano sequenza. Grazie ad un montaggio geniale, i personaggi si muovono senza soluzione di continuità nel tempo e nello spazio mentre la telecamera li segue instancabile, dentro e fuori dal teatro cuore della vicenda e nelle strade di una New York caotica, dove tutti vorrebbero essere famosi, amati o riconosciuti. La realtà si mescola alle visioni del depresso Riggan, schiacciato da un passato che lo vuole ancorato ai vecchi fasti del cinema commerciale, scardinando ogni pretesa di verosimiglianza con sequenze che parrebbero prese pari pari da un film degli X-Men mentre le vicende dei protagonisti si intrecciano a quelle dell'opera che portano in scena, annullando ogni confine tra teatro e vita reale, che cominciano così ad influenzarsi reciprocamente.
L'imprevedibile virtù dell'ignoranza è quella di Riggan, attore "commerciale" quindi automaticamente inferiore, che osa "violentare" l'arte suprema del teatro cercando di superare i suoi limiti e diventando il personaggio famoso e amato che avrebbe sempre voluto essere. Riggan si è convinto (o meglio è stato convinto dal suo "lato oscuro") di avere sbagliato tutto nella vita, di aver abbandonato la strada della fama facile per un moto di orgoglio che gli è costato moglie, figlia e carriera, ed è altrettanto conscio di avere davanti un'ultima chance per riscattarsi almeno ai propri occhi se non a quelli del suo alter ego, il tenebroso, cinico e frustrato Birdman, che vorrebbe tornare a volare adorato da masse di spettatori nerd. Non è un caso che sia Michael Keaton ad interpretare Riggan: d'altronde lui è stato il primo attore ad indossare la maschera di Batman quando ancora nessuno si filava i cosiddetti "cinecomic" e da quell'interpretazione non ha ricevuto alcuno slancio per la sua carriera, tanto che era dal 2008 che non recitava in un ruolo da protagonista. La critica di Birdman all'establishment hollywoodiano del successo a tutti i costi e al progressivo calare della qualità del Cinema, con produzioni sempre più indirizzate ad un target giovane e zeppe di attori che un tempo si sarebbero sparati piuttosto che abbassarsi ad interpretare determinati personaggi, è palese ma, allo stesso tempo, il film è anche infarcito di molti altri riferimenti agli attori che compongono il cast, tutti bravissimi e tutti rappresentati in modo parodico e volutamente "colpiti" nelle loro interpretazioni più famose e blasonate (si veda Naomi Watts e la sua bisessualità in Mulholland Drive o la proverbiale intrattabilità di Edward Norton). Birdman è quindi un film dedicato esclusivamente ad un pubblico cinefilo? Io non credo. Il dramma umano di Riggan è radicato in una tradizione letteraria che vede il protagonista opporsi con tutte le sue forze ad un destino che sia lui che gli altri considerano ineluttabile e già scritto e perdere la retta via a causa di consiglieri fraudolenti (e, nel caso dell'uomo-uccello di Birdman, inquietantissimi); l'impianto teatrale e la lentezza dei primi dieci minuti potrebbero scoraggiare parecchi spettatori ma il mio consiglio è quello di non lasciarsi abbattere, perché Birdman è il primo, vero capolavoro di quest'anno. Una gioia per gli occhi e per la mente, da vedere e rivedere.
Di Michael Keaton (Riggan), Emma Stone (Sam), Zach Galifianakis (Jake), Naomi Watts (Lesley), Andrea Riseborough (Laura) ed Edward Norton (Mike) ho già parlato ai rispettivi link.
Alejandro González Iñárritu è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Messicano, ha diretto film come Amores Perros, 21 Grammi - Il peso dell'anima, Babel e Biutiful. Anche produttore e compositore, ha 47 anni e un film in uscita.
Se Birdman vi fosse piaciuto innanzitutto tifate perché vinca almeno metà degli Oscar (soprattutto per regia e attore protagonista) e recuperate Il cigno nero e magari anche Il ladro di orchidee. ENJOY!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
I sassaresi NASODOBLE tornano col nuovo singolo “Cazz boh”
«Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero» così lo... Leggere il seguito
Da Fraltoparlante
CULTURA, MUSICA -
Luglio 2015: anteprima Freddo come la pietra di Jennifer L. Armentrout
Sta per arrivare il secondo capitolo della Dark Element Series a firma Jennifer L. Armentrout per Harlequin Mondadori. Freddo come la pietra è il seguito di... Leggere il seguito
Da Erika
CULTURA, LIBRI -
Excalibur | La 25ª ora
Excalibur ITALIA7 GOLD (canale 15) ore 21:10 Costato quanto uno stivale di Gandalf, Excalibur è la dimostrazione di come si possa fare un fantasy senza... Leggere il seguito
Da Alessandro Moccia
CINEMA, CULTURA -
Sense8
Quando i film si fanno ad episodi.Ormai la TV è diventata un porto sicuro anche per i grandi nomi del cinema.Perfino i fratelli Wachowskis sono approdati, e... Leggere il seguito
Da In Central Perk
CINEMA -
The Green Inferno – Nuovo trailer e conferma della release italiana per il 24...
Nessuna buona azione resterà impunita. Così recita il nuovo trailer italiano di The Green Inferno, film diretto da Eli Roth, che non altro che è un omaggio al... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA
I suoi ultimi articoli
-
Bollalmanacco On Demand: Doom Generation (1995)
-
Knock Knock (2015)
-
45 anni (2015)
-
Ave, Cesare! (2016)