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Birdman (2014)

Creato il 11 febbraio 2015 da Babol81
Nonostante piovessero boicottaggi da ogni dove, anche io sono finalmente riuscita a guardare Birdman (Birdman or The Unexpected Virtue of Ignorance), diretto e co-sceneggiato nel 2014 dal regista Alejandro González Iñárritu  nonché candidato a ben 9 premi Oscar (Miglior Film, Michael Keaton Miglior Attore Protagonista, Edward Norton Miglior Attore Non Protagonista, Emma Stone Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Scenografia, Miglior Sonoro e Miglior Montaggio Sonoro).
Birdman (2014)
Trama: dopo anni passati ad interpretare un supereroe, l'attore ormai decaduto Riggan decide di concedersi una seconda chance e di adattare, dirigere ed interpretare un'opera teatrale. Tra problemi familiari, prime donne e un soverchiante senso di insicurezza sconfinante nella pazzia l'operazione non si rivelerà affatto facile..
Birdman (2014)
Da Birdman non sapevo proprio cosa aspettarmi, lo ammetto. A parte tutte le recensioni positive che non sono andata a leggere nel dettaglio per non rovinarmi la sorpresa e i cori di entusiasmo praticamente unanimi letti nei vari status cinefili di Facebook, devo candidamente confessare, nonostante conoscessi quasi tutti i titoli dei film da lui girati, che di Iñárritu non avevo mai visto nulla finora e che quindi la mia scimmia per la pellicola in questione derivava semplicemente dal "sentito dire". E anche, ovviamente, dal fatto che Michael Keaton, un attore che ho sempre particolarmente amato, si fosse portato a casa un Golden Globe per l'interpretazione di Riggan. Arrivare vergini al matrimonio di questi tempi non ha più senso (se mai lo ha avuto) ma indubbiamente arrivare vergini alla visione di un film spesso paga e io sono così riuscita a gustarmi Birdman senza termini di paragone che mi costringessero a dire "eh ma gli altri film di Iñárritu erano meglio" e con occhi e cuore ancora liberi di provare meraviglia per delle immagini già cult (ma quant'è bello e colorato il negozio di alcoolici?) racchiuse in una fotografia nitida e pulita e per uno stile di regia particolarissimo ed elegante, dove la colonna sonora a dir poco bizzarra di Antonio Sanchez (composta in prevalenza da assoli di batteria che seguono i protagonisti nei momenti più concitati della pellicola) si fonde con la particolarissima scelta di realizzare il film come se fosse un lunghissimo piano sequenza. Grazie ad un montaggio geniale, i personaggi si muovono senza soluzione di continuità nel tempo e nello spazio mentre la telecamera li segue instancabile, dentro e fuori dal teatro cuore della vicenda e nelle strade di una New York caotica, dove tutti vorrebbero essere famosi, amati o riconosciuti. La realtà si mescola alle visioni del depresso Riggan, schiacciato da un passato che lo vuole ancorato ai vecchi fasti del cinema commerciale, scardinando ogni pretesa di verosimiglianza con sequenze che parrebbero prese pari pari da un film degli X-Men mentre le vicende dei protagonisti si intrecciano a quelle dell'opera che portano in scena, annullando ogni confine tra teatro e vita reale, che cominciano così ad influenzarsi reciprocamente.
Birdman (2014)
L'imprevedibile virtù dell'ignoranza è quella di Riggan, attore "commerciale" quindi automaticamente inferiore, che osa "violentare" l'arte suprema del teatro cercando di superare i suoi limiti e diventando il personaggio famoso e amato che avrebbe sempre voluto essere. Riggan si è convinto (o meglio è stato convinto dal suo "lato oscuro") di avere sbagliato tutto nella vita, di aver abbandonato la strada della fama facile per un moto di orgoglio che gli è costato moglie, figlia e carriera, ed è altrettanto conscio di avere davanti un'ultima chance per riscattarsi almeno ai propri occhi se non a quelli del suo alter ego, il tenebroso, cinico e frustrato Birdman, che vorrebbe tornare a volare adorato da masse di spettatori nerd. Non è un caso che sia Michael Keaton ad interpretare Riggan: d'altronde lui è stato il primo attore ad indossare la maschera di Batman quando ancora nessuno si filava i cosiddetti "cinecomic" e da quell'interpretazione non ha ricevuto alcuno slancio per la sua carriera, tanto che era dal 2008 che non recitava in un ruolo da protagonista. La critica di Birdman all'establishment hollywoodiano del successo a tutti i costi e al progressivo calare della qualità del Cinema, con produzioni sempre più indirizzate ad un target giovane e zeppe di attori che un tempo si sarebbero sparati piuttosto che abbassarsi ad interpretare determinati personaggi, è palese ma, allo stesso tempo, il film è  anche infarcito di molti altri riferimenti agli attori che compongono il cast, tutti bravissimi e tutti rappresentati in modo parodico e volutamente "colpiti" nelle loro interpretazioni più famose e blasonate (si veda Naomi Watts e la sua bisessualità in Mulholland Drive o la proverbiale intrattabilità di Edward Norton). Birdman è quindi un film dedicato esclusivamente ad un pubblico cinefilo? Io non credo. Il dramma umano di Riggan è radicato in una tradizione letteraria che vede il protagonista opporsi con tutte le sue forze ad un destino che sia lui che gli altri considerano ineluttabile e già scritto e perdere la retta via a causa di consiglieri fraudolenti (e, nel caso dell'uomo-uccello di Birdman, inquietantissimi); l'impianto teatrale e la lentezza dei primi dieci minuti potrebbero scoraggiare parecchi spettatori ma il mio consiglio è quello di non lasciarsi abbattere, perché Birdman è il primo, vero capolavoro di quest'anno. Una gioia per gli occhi e per la mente, da vedere e rivedere.
Birdman (2014)
Di Michael Keaton (Riggan), Emma Stone (Sam), Zach Galifianakis (Jake), Naomi Watts (Lesley), Andrea Riseborough (Laura) ed Edward Norton (Mike) ho già parlato ai rispettivi link.
Alejandro González Iñárritu è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Messicano, ha diretto film come Amores Perros, 21 Grammi - Il peso dell'anima, Babel e Biutiful. Anche produttore e compositore, ha 47 anni e un film in uscita.
Birdman (2014)
Se Birdman vi fosse piaciuto innanzitutto tifate perché vinca almeno metà degli Oscar (soprattutto per regia e attore protagonista) e recuperate Il cigno nero e magari anche Il ladro di orchidee. ENJOY!

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