La reazione negativa al cibo spesso viene erroneamente associata ad una allergia. In molti casi, invece, è provocata da altre cause come un’intossicazione alimentare di tipo microbico, un’avversione psicologica al cibo o un’intolleranza ad un determinato ingrediente di un alimento. Ma qual'è la differenza tra allergia e intolleranza??? L’allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza ad alimenti o a componenti alimentari che attiva il sistema immunitario. Un "allergene" innesca una catena di reazioni del sistema immunitario determinando il rilascio di sostanze chimiche organiche, come l’istamina, che provocano vari sintomi: prurito, naso che cola, tosse o affanno. Le reazioni allergiche sono immediate e di solito localizzate, cioè basta un solo contatto con l'alimento in causa che si manifestano i sintomi. Nei casi più gravi possono portare a shock anafilattico. Le allergie agli alimenti o ai componenti alimentari sono spesso ereditarie e vengono in genere diagnosticate nei primi anni di vita. L’intolleranza alimentare coinvolge invece il metabolismo, ma non il sistema immunitario e si manifestano come disfunzioni da mal digestione e sovraccarico e/o inquinamento intestinale da cibi o sostanze (es. intolleranza al lattosio, che è dovuta alla carenza dell'enzima lattasi). Queste hanno caratteristiche diverse dalle allergie, soprattutto per il modo in cui si determinano e per i tempi necessari alla comparsa dei sintomi, anche se spesso i sintomi che si evidenziano sono identici. A differenza delle allergie alimentari che si manifestano immediatamente, la reazione che porta ai sintomi di un’intolleranza assomiglia molto di più ad una specie di avvelenamento lento ed è necessaria la reintroduzione ripetuta della sostanza per scatenare la reazione. Le allergie alimentari sono presenti solo nello 0,50% della popolazione, invece le intolleranze alimentari arrivano fino al 40%. Voglio ricordare in ultimo che l'allergia è uno stato permanente (ovvero se siamo allergici a qualcosa lo rimaniamo per tutta la vita), mentre l'intolleranza è temporanea (e termina con l'eliminazione dalla dieta dell'alimento in causa che verrà poi reintegrato gradualmente), ma può ripresentarsi nel corso del tempo.
Dato che abbiamo parlato di celiachia è giusto chiarire che non è una allergia, ma...
"... nel celiaco il glutine contenuto nel cibo causa un danno alla membrana dell’intestino che a sua volta impedisce al cibo di essere digerito ed assorbito dal corpo in modo corretto. Il risultato è essenzialmente uno stato di malnutrizione cronica, con un apporto calorico insufficiente e carenza di nutrienti essenziali come le proteine, le vitamine e i minerali." (EUFIC)
Ma tornando alla ricetta, gli ingredienti per una dose di biscotti sono:
- 1 vasetto di yogurt bianco al naturale (o di soia)
- 30 g di olio di semi
- 100 g farina di grano saraceno
- 100 g farina di riso integrale
- 100 g farina integrale di miglio
- 150 g di zucchero (io ne ho messi solo 100 g)
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1 uovo
- un pizzico di sale
In alternativa potete utilizzare 300 g di mix di farina per dolci senza glutine.
In una ciotola unire l'uovo leggermente sbattuto con yogurt e l'olio. In un'altra setacciare farina e lievito e aggiungere lo zucchero e un pizzico di sale. Unire le polveri con i liquidi e impastare fino ad ottenere un composto compatto e omogeneo. Coprire con pellicola per alimenti e lasciar riposare la frolla per circa 30 minuti in frigorifero. Tirare la pasta fino ad ottenere uno spessore di 4 mm circa. Ritagliare la pasta a losanghe o della forma che preferite. Cuocere i biscotti in una placca ricoperta di carta forno per circa 10-15 minuti a forno già caldo a 180°C.
Super sani, senza glutine e golossisimi!!!! Se proprio vogliamo esagerare ecco qui la versione con marmellata di lamponi!!!! Che dire... buona colazione!!!!