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Bisogna essere israeliani per definire terrorista la non-violenza

Creato il 26 giugno 2011 da Asinistra

"Ho notato — e non sono il solo — la reazione del governo israeliano di fronte al fatto che ogni venerdì i cittadini di Bil'in si recano al muro contro il quale protestano senza lanciare pietre, senza ricorrere alla forza. Le autorità hanno definito questa marcia «terrorismo non-violento». Niente male... Bisogna essere israeliani per definire terrorista la non-violenza. E bisogna soprattutto essere imbarazzati per l'efficacia della non-violenza, dovuta al fatto che suscita il sostegno, la comprensione, il favore di tutti coloro che nel mondo si oppongono all'oppressione."
tratto da "Indignatevi" di Stèphane Hessel


... ho già parlato di Bil'in, villaggio della Cisgiordania che pratica la Resistenza non violenta contro l'infamia del muro con cui Israele segrega la popolazione palestinese impedendogli, fin troppo spesso, di accedere a quelle che sono state le fonti naturali di sostentamento per secoli.(archivio a-sinistra)Mi viene naturale, accostare la forma di lotta dei palestinesi di Bil'in agli amici, compagni, fratelli che stanno navigando alla volta di Gaza sulla Freedom Flotilla.Mi spiace non rilevare nelle parole del Portavoce del nostro ministero per gli affari esteri, Maurizio Massari “Flotilla 2 può ostacolare il processo di pace” quell'imbarazzo a cui fa riferimenti Hessel sul libro "Indignatevi", riferendosi agli israeliani. Ma questo, quello italiano, è un governo che non conosce vergogne in grado di riportare legalità internazionale a quella giusta considerazione, a salvaguardia dei rapporti tra stati. Questo è il governo che paga i killer libici al fine di impedire le migrazioni verso l'Italia, e non esita a baciare le mani di dittatori considerati terroristi fino a pochi anni prima, per poi iniziare dei bombardamenti intelligenti per risolvere il problema libico. Divorzio all'italiana, verrebbe da dire scherzosamente se non ci fosse la tragicità della guerra e della morte di civili come risultato inevitabile e tangibile.Ricordo che a Genova, nel decennale che portò a Genova centinaia di migliaia di giovani e meno giovani armati dalla speranza che "un altro mondo sarebbe stato possibile" parleremo nuovamente di Bil'in e di Vittorio Arrigoni con documentazioni fotografiche e dibattiti. Genova2001-2011
Loris

Lascio a Vauro la testimonianza di chi è e sarà a bordo della Freedom Flotilla

Bisogna essere israeliani per definire terrorista la non-violenza

Questa foto insieme ad altre sarà esposta in una mostra fotografica sulla resistenza non violenta palestinese in occasione del decennale di Genova2001-2011. La mostra che è dedicata a Vittorio Arrigoni, avrà una sezione a lui dedicata. (lo striscione "interrompete l'assedio" steso sulla facciata di un edificio davanti al porto di Gaza ha come protagonista Vittorio, che attraverso quei due fori sul fondo dello striscione, con un mazzo di fiori accoglie chi arriva dal mare e porta gli aiuti al popolo di Gaza)Abbiamo la convinzione che anche questa volta Vittorio sarà ad attendere la Freedom FlotillaRestiamo Umani

http://www.freedomflotilla.it/http://www.genova2011.org/


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