Da “Enzo Cucchi parla con Carlos D’Ercole”
-Ma come è fatto un artista?
“Da decenni, al mattino presto, mi metto a girare per Roma, sfioro le pareti, mi gratto contro i muri di questa città”
Cosa cerchi?
“Non ho rapporti con l’universo”.
Dunque?
“Non mi resta che fare l’artista. Infatti, alla fine, vado sempre dal coloraio. È un negozio bellissimo…”
Cucchi parla con le mani
“Con le parole ci si smarrisce e con le mani ci si ritrova”
Spesso vengo chiamata artista, per il lavoro che svolgo di restauratrice e per il mio approccio creativo alla vita. Mi piace molto esserlo.
Come dice Cucchi, mi ritrovo a curiosare negozi di colori, immaginario fantastico per miei desideri. Sfioro, invento, narro linee, intreccio matite, annuso la carta.
E come Cucchi, quando mi perdo dietro alle parole, quando non comprendo, quando non riesco a darmi capire, quando sento un fermento dentro che non so spiegare, dipingo, modello, disegno, costruisco; assento la mente nel meraviglioso esistere delle mani.
E voi vi sentite artisti?
Chiara