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Bisogna mettersi in testa che la minaccia costituita dallo stato islamico è una minaccia non inferiore a quella rappresentata nello scorso secolo dal nazismo, GIULIANO AMATO, intervista a Claudio Cerasa in Il Foglio, 17 settembre 2015

Creato il 17 settembre 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

“Bisogna mettersi in testa che la minaccia costituita dallo stato islamico è una minaccia non inferiore a quella rappresentata nello scorso secolo dal nazismo. E ci fosse un Kissinger in Europa non avrebbe dubbi su quello che toccherebbe fare. Non possiamo fronteggiare l’onda lunga della fuga dei siriani senza affrontare in modo efficace il problema siriano. E a questo fine non bastano i droni. Il male deve essere fermato con tutti i mezzi possibili, con l’unico limite che deve essere proporzionato all’entità della minaccia. Ed essendo in questo caso la minaccia molto elevata, la risposta che l’occidente, sotto lo scudo della Nato, deve mettere in campo deve essere proporzionata, sì. Guai alle nuove Dresda, ma certo ci vuole una forza superiore alla minaccia. So che non è facile da accettare ma la verità dei fatti è questa e dobbiamo farci i conti prima che sia troppo tardi”. Serve una violenza incomparabilmente superiore? “Vedete – continua Amato – non ho nulla in contrario rispetto a chi oggi sostiene che la diplomazia sia ancora cruciale nel combattere il male e gli avversari dell’occidente, ma non posso accettare che in nome di un pacifismo assoluto e spesso senza senso non si capisca che la storia umana è sovente più crudele di quello che vorremmo e che la risorsa militare purtroppo in certi casi è ancora necessaria.

Sorgente: OPACT – Si chiama nazismo, non terrorismo

pubblicata in http://www.ilfoglio.it/politica/2015/09/17/giuliano-amato-si-chiama-nazismo-non-terrorismo___1-v-132827-rubriche_c708.htm


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