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Black Forest – roba già vista

Creato il 16 giugno 2011 da Soloparolesparse

Prodotto scarsino questo Black Forest.
Gert Steinheimer parte da un’idea vecchiotta e la sviluppa decisamente male, senza riuscire mai ad essere incisivo.

Black Forest – roba già vista

Due coppie di ragazzi vengono accompagnati in una baita nel cuore della Foresta nera.
L’idea è di passare una vacanza senza contatti con la tecnologia, ma i quattro trovano una vecchia televisione chiusa in una cantina (ma non lo sapete che se siete in un film horror non dovete mai e poi mai aprire una porta sigillata?!) e provano a metterla in funzione.

L’errore è evidente perchè la tv trasmette programmi inesistenti e mette pian piano uno contro l’altro i quattro abitanti del cottage.
Dietro c’è anche una storia di bambine morte e di vecchi abitanti… ma non mi sembra così fondamentale.

L’idea della tv che trasmette informazioni fallaci (a parte il significato sociale della cosa) è trita e ritrita e Steinheimer non riesce a trovare una chiave per dare smalto alla vicenda.
I quattro protagonisti sono amici inseparabili ma il male che esce dal tubo catodico fa nascere invidie e gelosie che spezzano l’armonia.
Il modo in cui la cosa è raccontata è però decisamente deludente… lento, monotono, scontato.

Black Forest – roba già vista

I dialoghi sono bruttini e fanno il paio con la narrazione, ma il fondo si tocca con la sequenza che dovrebbe raccontare il normale inizio della vacanza, tra giochi, frizzi e lazzi…
La scena è il festival dell’ovvio ed è accompagnata da una musica davvero terribile!

A tutto questo aggiungiamo un errore di montaggio clamoroso spiattellato dopo pochi minuti di film, a meno che uno dei ragazzi non riesca a riprendere gli altri con la videocamera mentre ha entrambe le mani occupate per portare una pesante cassetta.

Johanna Klante, Nikola Kastner, Adrian Topol e Bernhard Bulling, il quartetto di protagonisti, non sono il massimo dell’espressività ma dato il livello generale del film non sono certo loro ad abbassare la qualità.

Perchè l’ho visto?
…capita di beccare una cantonata!


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